Niente più Not. Oggi in conferenza stampa la giunta provinciale ha annunciato l’aggiornamento dei piani per il progetto del Nuovo polo ospedaliero e universitario del Trentino, su una delibera proposta dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.
“L’amministrazione provinciale ha preso atto del fatto che il procedimento si è chiuso con l’impossibilità di sottoscrivere il contratto – ha spiegato Fugatti – a causa della mancata approvazione del progetto preliminare presentato dalla ditta Guerrato, a sua volta individuata nel corso della procedura come soggetto promotore. Le ragioni risiedono nelle difformità – non sanabili – del progetto rispetto all’iniziale studio di fattibilità“.
In conferenza stampa assieme a Fugatti erano presenti gli assessori all’urbanistica e agli enti locali Mattia Gottardi, il vicepresidente della Provincia di Trento Mario Tonina, i dirigenti del Dipartimento salute Giancarlo Ruscitti e di Apac Antonio Tita e il direttore generale dell’Apss Antonio Ferro.
“La strategia dell’amministrazione provinciale è stata aggiornata alla luce della nuova valutazione di contesto – ha aggiunto Fugatti -, che tiene conto delle esigenze successive alla pandemia, del nuovo modello di gestione della sanità territoriale, nonché dell’avvenuta costituzione della facoltà di medicina attivata dalle università di Trento e Verona. La decisione assunta consiste in una rivalutazione complessiva della situazione che porta alla chiusura del progetto Not e all’inizio di un nuovo percorso per il nuovo ospedale del Trentino del futuro“.
È stato nominato un nuovo commissario straordinario, una figura introdotta da una specifica normale provinciale e già attivata in Trentino per accelerare diverse opere strategiche. “Il commissario avrà il compito di individuare le modalità più adatte per affidare la progettazione e realizzazione della nuova infrastruttura sanitaria e universitaria”, riporta la Pat. “Potrà ad esempio attingere a quanto previsto dalle recenti norme in materia di PNRR e quindi a strumenti come l’appalto integrato, che consentiranno di abbreviare e semplificare i tempi necessari”.
Nel tempo necessario per l’avanzamento e l’esecuzione del progetto, “saranno assicurati gli investimenti sull’attuale ospedale Santa Chiara di Trento”, è stato precisato infine.
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