Arriva quest’anno alla sua sesta edizione Settenovecento, il festival trentino dedicato alla musica classica che congiunge le più significative realtà di Rovereto e dei borghi della Vallagarina, non solo musicali, per proporre al pubblico esperienze di scoperta e valorizzazione del territorio.
Capofila dell’iniziativa è l’Associazione Filarmonica di Rovereto, affiancata dai partner WAM Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto, Centro Internazionale di Studi Riccardo Zandonai, Coro Sant’Ilario e Rovereto Wind Orchestra, e da questa edizione, anche dall’APT Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo che diventa a tutti gli effetti co-organizzatore della manifestazione e cura le esperienze di scoperta di luoghi noti e meno noti e le degustazioni di vino e prodotti locali, creando così un felice connubio tra musica e territorio, in un format che guarda al contempo a turisti e residenti, combinando le tre principali vocazioni della valle: la cultura, un patrimonio naturalistico-ambientale unico e il comparto agroalimentare.
La direzione artistica, condivisa da Federica Fortunato (Centro Studi Zandonai), Klaus Manfrini (Associazione Filarmonica di Rovereto) e Angela Romagnoli (WAM Festival Mozart), ha ideato un suggestivo cartellone composto da ventiquattro appuntamenti che coinvolgono più di 130 artisti tra solisti, ensemble, cori e orchestre, che si apre quest’anno a metà maggio con “Settenovecento OFF – il festival nei borghi”, proponendo nove giornate alla scoperta di buona musica e luoghi suggestivi della Vallagarina.
Sabato 14 maggio primo appuntamento ad Ala, dove una passeggiata in Val dei Ronchi, con vista sulle Piccole Dolomiti ci condurrà alla Fucina Cortiana, un antico mulino, trasformato successivamente in officina, che ospiterà il concerto “L’Apprendista Stregone” per sestetto di strumenti a fiato. Al termine, degustazione con calice di vino dell’Azienda Agricola Borgo dei Posseri.
Domenica 15 maggio appuntamento a Nogaredo, nella cornice di Calendimaggio, per una passeggiata lungo l’antica via dei mulini. Il suggestivo Palazzo Lodron aprirà quindi le sue porte per il concerto “La viola e il pianoforte”, in cui verranno proposte le celebri sonate di Brahms. Segue degustazione con calice di vino della Tenuta Volpini de Maestri.
Sabato 21 maggio scopriremo Isera con una guida turistica che ci condurrà attraverso una degustazione itinerante in compagnia dei produttori di Isera (Panificio Moderno, Apicoltura Manica Renzo, Biodebiasi, Mas del Gnac, Cantine Spagnolli Enrico e Marco Tonini), per poi concludere il pomeriggio nel Cortile di Palazzo Liechtenstein Fedrigotti, sulle note di Margherita Guarino (voce e violoncello), Lorenzo Guzzoni (clarinetto) e Calogero Di Liberto (pianoforte). I tre artisti di fama internazionale ci trasporteranno in un viaggio dalle “Rocce del Mito” ai “Rocky Mountains”, con musiche di Schubert, Liszt, Bruch, Bernstein e Gershwin.
Domenica 22 maggio, una passeggiata tra i vigneti di Savignano ci porterà alla scoperta della meravigliosa Tenuta di Sant’Antonio a Pomarolo dove l’Azienda Agricola Conti Bossi Fedrigotti ospiterà un concerto costituito da preziosi cammei per oboe, clarinetto e pianoforte, seguito dalla degustazione di un calice di vino dell’azienda ospitante.
Il fine settimana successivo si apre a Besenello: sabato 28 maggio una passeggiata tra i boschi di Castel Beseno ci condurrà in una notevole varietà di ambienti, dal bosco, al castello fino alla cascata. Appuntamento quindi nel Giardino della Biblioteca per il concerto “Suoni francesi del primo Novecento”, dedicato all’opera per quintetto di fiati e pianoforte di Magnard. La giornata si chiude con la degustazione di un calice di vino della Cantina Vivallis. Domenica 29 maggio è la volta di Volano: una facile passeggiata ci conduce tra vigneti e boschetti di caducifoglie e pini silvestri, alla scoperta di luoghi simbolo della devozione popolare nelle campagne. Apre quindi le sue porte il Giardino della Scuola Materna per ospitare un concerto per violino, corno e pianoforte, con musiche di Brahms, Strauss e Kreisler, concluso dalla degustazione con i vini dell’Azienda Agricola Mattè e dell’Azienda Agricola Maso Salengo.
Sabato 4 giugno il festival si sposta in altura, nelle frazioni di Villa Lagarina: una passeggiata verso la Selva di Daiano ci porta nel Giardino di Villa Amon Marzani, balcone sulla Vallagarina. Qui prenderà vita un capolavoro musicale assoluto, il Quintetto n. 2 op. 81 di Dvořák. Al termine, degustazione con calice di vino della Cantina Lagertal e i prodotti di Adige Pane. Domenica 5 giugno sarà invece dedicata all’esplorazione del territorio di Calliano: una passeggiata tra i boschi di Castel Pietra ci condurrà fino al rio Cavallo, teatro di un concerto per violino, violoncello e pianoforte, con musiche di Mozart, Skrjabin e Šostakovič, seguito dalla degustazione di un calice di vino del territorio. A completamento del percorso di scoperta dei borghi della Vallagarina, domenica 12 giugno il festival sarà ospite di “Un borgo e il suo fiume” a Borgo Sacco.
Ma è la Festa della Musica del 21 giugno il fulcro attorno a cui ruota l’intero festival Settenovecento: per questo ogni anno la giornata è segnata da proposte particolari e suggestive, rivolte a una pluralità di pubblici. Grandi e piccini sono invitati alla scoperta delle Quattro Stagioni di Vivaldi, assieme alla voce, alle immagini e alle coreografie dell’Atelier Elisabetta Garilli e alla musica eseguita dagli strumentisti dell’Ensemble dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento. Lo spettacolo sarà preceduto da un’inedita collaborazione con Setàp – Orto San Marco, che proporrà un laboratorio esperienziale proprio sulle stagioni. Musica e pace, un connubio quanto mai sentito in questo particolare momento storico: dopo il trekking della pace, appuntamento in notturna alla Campana dei Caduti con il violoncello di Michele Marco Rossi e il programma “Naviganti”, percorso da musiche, tra gli altri, di Xenakis, Hindemith, Bach, Sollima.
La fase conclusiva del festival è anch’essa caratterizzata dall’abbinamento ai concerti di esperienze di scoperta della città a tutto tondo. Venerdì 24 giugno la visita “Seguendo un filo di seta” ci porterà alla scoperta della lavorazione della seta a Rovereto nel Borgo di Santa Maria, tra le Rogge del Leno e il Filatoio di Colle Masotti. Alle 18.00, al Giardino Candelpergher vicino alla Chiesetta di S. Osvaldo, appuntamento musicale con La Natura di Vivaldi: l’Ensemble Aquafelix proporrà alcune delle pagine del compositore veneziano direttamente ispirate ai temi della natura. La sera alle 20.45 gran concerto sinfonico a teatro, protagonista l’Orchestra Filarmonica Settenovecento: composta interamente da giovani strumentisti guidati da prime parti di grande esperienza e professionalità, è diretta quest’anno dall’altrettanto giovane e talentuoso Nicolò Jacopo Suppa.
La giornata di sabato 25 giugno si aprirà con un appuntamento per soprano e pianoforte, con Giulia Zaniboni e Candida Felici, dedicato alle Histoires Naturelles di Ravel all’interno del giardino di Palazzo Betta Grillo, che aprirà le sue porte per l’occasione. Al pomeriggio, ritrovo sotto le piante secolari del Giardino di Palazzo Fedrigotti in Corso Bettini (Università di Trento) per l’ascolto di un raro programma, con protagonisti il baritono Quang Nguyen e il quartetto di corni Dauprat Hornquartett. Nel tardo pomeriggio apre per il festival lo splendido Giardino Bridi de Probizer, che ospiterà le giovani componenti dell’Amai Quartet, vincitrici lo scorso autunno del 1° Concorso “Pietro Marzani” per giovani quartetti d’archi. Oltre che dal luogo, il tema natura verrà onorato con l’esecuzione del Quartetto “La Rana” di Haydn. Alle 20.45, appuntamento in piazza del Mart con il Coro della Schola San Rocco di Vicenza diretto da Francesco Erle: reduce dalle esibizioni vicentine con András Schiff, ci proporrà un programma per coro e pianoforte dedicato alle risonanze, in natura e in musica.
La buonanotte sarà dedicata alla presentazione di una prima assoluta, commissionata per l’occasione dal festival Settenovecento: lo spettacolo “Naturale”, incentrato attorno all’omonima opera di Luciano Berio, ideato e messo in scena dall’Atelier Elisabetta Garilli con la viola di Klaus Manfrini e le percussioni di Christian Del Bianco. L’appuntamento sarà ospitato dal Giardino di San Marco e si concluderà con la tisana della buonanotte.
L’ultima giornata del festival, domenica 26 giugno, ci darà il buongiorno sotto gli alberi, nell’area del Vanezon al Bosco della Città: si esibiranno il baritono Quang Nguyen e il quartetto di corni Dauprat Hornquartett, proponendo un programma dedicato alla natura e alla caccia. Alle 15.30 ritroveremo il soprano Giulia Zaniboni e Candida Felici al pianoforte, che proporranno un cesellato concerto dal titolo “Reflets” nel Giardino di Palazzo Fedrigotti in Corso Bettini. Nel tardo pomeriggio, eccoci a scoprire un altro luogo magico di Rovereto: il Giardino del B&B Vista Castello, affacciato sul Torrente Leno e sul Castello, che ospiterà il Quartetto Amai con opere naturali di Puccini, Colasanti e Dvořák. A seguire, cena degustazione a cura della Locanda delle Tre Chiavi di Isera.
Appuntamento serale al Teatro Zandonai con il secondo concerto dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento, diretta da Nicolò Jacopo Suppa, che assieme alle rare Pastorales di Ropartz ci proporrà l’ascolto di una pietra miliare della musica di tutti i tempi, la Sinfonia n. 6 di Beethoven (Pastorale).
Il concerto conclusivo sarà affidato alla Rovereto Wind Orchestra diretta da Andrea Loss, che ci proporrà la “Musica delle Sfere” sotto le stelle della Terrazza delle Sculture del Mart. E con la tisana della buonanotte, ci daremo l’arrivederci al 2023!
Per partecipare ai concerti è sempre necessaria la prenotazione tramite e-mail: info@settenovecento.it, tramite telefono al numero +39 379 2823609 o al punto info c/o Palazzo Alberti Poja (Rovereto, Corso Bettini 41) dal 18 al 26 giugno (orari di apertura su www.settenovecento.it). L’acquisto online dei biglietti è su www.settenovecento.it e www.visitrovereto.it
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