È stato un grande ed emozionante successo il concerto di solidarietà fortemente voluto dai Cori di Rovereto in favore del Popolo dell’Ucraina, che si è tenuto domenica 6 marzo nello spazio dell’anfiteatro della Campana dei Caduti, strapieno di roveretani e non. Il concerto è iniziato con l’inno ucraino e l’alzabandiera gialla e azzurra, simboli del grano e del cielo ucraino, mentre quattro bambini del Coro Notemagia e del Minicoro di Rovereto, accompagnati dagli scout Agesci, posavano ai piedi della bandiera ucraina una splendida composizione floreale, sempre gialla e azzurra, in stile ikebana con la semplice scritta “I Cori di Rovereto”.
È toccato poi ad altre due bambine leggere una toccante poesia, da loro dedicata alla piccolissima nata pochi giorni fa nella metropolitana di Kiev, prima che il conduttore del concerto, Bruno Vaccari, leggesse con comprensibile emozione il messaggio giunto a tutti i Cori italiani dalla Presidente dell’Associazione dei Cori Ucraini, Karolina Vycaite: “Stiamo vivendo un momento drammatico in Ucraina, in cui ogni certezza e visione del futuro è stata calpestata e umiliata dalla violenza di una guerra che ad ogni ora diventa sempre più sanguinosa. Mi rivolgo a Voi per rassicurarVi, perché nonostante tutto noi abbiamo nei nostri cuori una risorsa che ci permette di andare avanti e superare l’angoscia che ci assale… sappiamo di essere parte di una Grande Famiglia Corale che abbraccia tutto il mondo e che è unita soprattutto nei momenti difficili, a prescindere da ogni appartenenza. Noi ci sentiamo uniti a tutti Voi perché siamo come Voi, avendo gli stessi valori e credendo fortemente nella straordinaria forza della musica e del canto. Molti di noi sono da giorni all’interno di bunker o nei passaggi della metropolitana e, tenendoci per mano, spesso intoniamo canti di pace e di speranza. Riceviamo messaggi anche da tanti coristi russi, che ci esprimono la loro solidarietà e il totale dissenso dalla condotta di guerra adottata dal proprio governo. Sarebbe bello che un giorno, in ogni parte del mondo, tutti i cori facessero sentire le proprie voci ai potenti della Terra, ai governanti, agli eserciti, affinché possano capire che in fondo siamo tutti fratelli, legati dagli stessi bisogni e dagli stessi desideri. Vi proponiamo con grande amicizia di intitolare i Vostri e Nostri Concerti “Cantiamo la pace”.
Parole di profonda ammirazione e di sincera gratitudine anche quelle del Reggente della Fondazione Campana dei Caduti Marco Marsilli, del Sindaco di Rovereto Francesco Valduga e del Decano della città don Ivan Maffeis, che hanno voluto omaggiare tutte e tutti coloro che hanno voluto e organizzato questo momento di coralità e di riflessione, che certamente rimarrà per sempre nei cuori di tutte e di tutti e nella storia della nostra Città della Pace. La Presidente dell’Associazione Rasom, che raccoglie i residenti ucraini in Trentino, con poche bellissime parole e con un’incontenibile emozione, ha ringraziato di cuore tutti per la sincera vicinanza e la concreta solidarietà che tutta la nostra comunità sta dimostrando verso il suo popolo.
Ricco il programma del concerto, nel corso del quale piccoli e grandi Coristi hanno dato il meglio di loro stessi, tutti ben condotti dai loro Maestri:
– Coro Voci Roveretane – Maestro Sergio Mutalipassi – con O Sacro Convivium di Luigi Molfino e Ave Maria di Bepi De Marzi;
– Coro Monte Zugna – Maestro Massimo Simoncelli – con Dove di Marco Maiero e Dov’è la mia Patria di F. Skroup e Luigi Pigarelli;
– Coro Bianche Zime – Maestro Stefano Balter – con Amici Miei (Amazing grace) testo e armonizzazione di Marino Paladini) e Belle Rose du Printemps elaborazione di Teo Usuelli;
– Coro S. Ilario – Maestro Federico Mozzi – con Ai Preat, canto popolare friulano armonizzato da Luigi Pigarelli;
– Coro S. Ilario e Minicoro – Maestro Federico Mozzi – con Il sonno delle rocce di Lodovico Saccol;
– Coro Sing the Glory – Maestro Glauco Arlanch – con Thank you Lord di Don Moen e Joyful joyful di Mark Hall e Bernie Herms;
– Minicoro e Coro Notemagia – con Vicini di Lodovico Saccol diretti dalla Maestra Eleonora Barozzi, con Custodi del Mondo di Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi diretti dalla Maestra Nazarena Raos e con La Pace si può di Lodovico Saccol diretti dal Maestro Gianpaolo Daicampi.
Mentre calavano le prime luci della sera e Rovereto e la Vallagarina s’illuminavano sotto il Colle di Miravalle, infine, tutti i sette Cori, ad un unica voce, hanno intonato L’Inno alla Gioia (l’Inno europeo) di Ludwig van Beethoven.
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