A partire da venerdì 24 settembre alle ore 23 aprono anche in Trentino le prenotazioni per la somministrazione della terza dose di vaccino, destinato alle categorie più fragili e a maggior rischio di contrarre il Covid in forma grave. Ad essere interessate, poco meno di 50 mila persone: circa 8500 ultrafragili e 38.500 over 80, che potranno prenotare la vaccinazione sul sito web del Cup online (https://cup.apss.tn.it/webportal/vaccinocovid/main/home) attraverso le «card» di riferimento. Gli ultra fragili saranno invitati alla vaccinazione via sms per prenotarsi al Cup online, come già avvenuto per la prima e la seconda dose. Alcuni malati di fibrosi cistica sono stati già vaccinati e si prevede di somministrare la dose di rinforzo a tutti entro giovedì. Da venerdì si parte poi con chi soffre di insufficienza renale.
Le somministrazioni cominciano dalla settimana prossima nei centri vaccinali di Apss, ma per alcuni soggetti ultra fragili, come ad esempio i malati di fibrosi cistica, sono già cominciate su chiamata dei centri di riferimento. Anche i dializzati verranno vaccinati da venerdì su invito diretto dei centri dialisi.
Il calendario vaccinale per la terza dose di richiamo è stato presentato oggi in conferenza stampa dal direttore generale f.f. di Apss Antonio Ferro e dalla direttrice del Dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali. “La terza dose è fondamentale perché i dati scientifici mostrano come negli over 80 e tra le categorie più fragili ci sia nel tempo una diminuzione della protezione immunitaria; rafforzare gli anticorpi è quindi importante per rialzare la protezione vaccinale”, ha sottolineato Ferro, dando notizia purtroppo del decesso, nella giornata di oggi, di un anziano di 89 anni che aveva completato il ciclo vaccinale a marzo 2021. Ferro ha quindi fatto il punto sull’andamento della campagna vaccinale, dando il dettaglio per fascia d’età: ad oggi sono 723.217 i vaccini somministrati (di cui 334.999 seconde dosi). Alle persone con più di 80 anni sono state somministrate 67.853 dosi, ai cittadini tra i 70-79 anni 91.626, a quelli tra i 60-69 anni 109.527, a quelli tra i 50-59 anni 129.519, a quelli tra i 40-49 anni 105.717 dosi, a quelli tra i 30-39 anni 80.869 dosi e a quelli tra i 20-29 anni 84.329 dosi. Tra gli under 20 sono 53.756 le dosi somministrate.
Il dg di Apss ha evidenziato inoltre come “l’effetto green pass obbligatorio” abbia inciso positivamente sulle prenotazioni della seconda metà di settembre, con un incremento del 75% (dalle 3376 prenotazioni dall’11 al 15 settembre alle 5882 dal 16 al 20 settembre), a cui vanno aggiunte le circa mille somministrazioni extra legate agli ultimi open day, ed ha analizzato nel dettaglio anche i dati delle persone decedute in Trentino per Covid con il ciclo vaccinale completo (sei), “in linea con i dati dell’Istituto superiore di sanità, con un’età media dei deceduti di 88 anni”. Ferro ha poi spiegato che il vaccino funziona sugli anticorpi «circolanti» IgG e non su quelli che potrebbero «bloccare» l’entrata del virus (IgA); i vaccinati quindi possono positivizzarsi, ma nella maggior parte dei casi non hanno sintomi. Arrivano dati confortanti anche sul fronte degli ospedalizzati: il decorso della malattia per le persone vaccinate è molto più breve. Elemento positivo anche dal punto di vista della pressione sul sistema sanitario in generale. Il dg ha concluso infine con un invito alla vaccinazione per questi ultimi giorni di settembre e l’inizio di ottobre, prima dell’imminente campagna di vaccinazione antinfluenzale («devono passare almeno 15 giorni tra una tipologia di vaccino e l’altra»).
Maria Grazia Zuccali è entrata nel particolare delle categorie interessate dalla terza dose: “Chi soffre di una patologia immunodepressiva o chi assume farmaci che deprimono il sistema immunitario, i soggetti trapiantati o in attesa di trapianto, i malati oncologici, chi soffre di patologie rare, i dializzati (o chi soffre di insufficienza renale). A questi si associano gli ultra ottantenni che hanno bisogno di una dose di rinforzo per stimolare un sistema immunitario che per questioni anagrafiche funziona meno bene”. “Per aprire a successive categorie – ha spiegato Zuccali – si attendono poi le indicazioni ministeriali”. La direttrice del Dipartimento di prevenzione ha fornito ulteriori specifiche sulla copertura vaccinale raggiunta dalle varie fasce d’età. Lo sforzo maggiore andrà concentrato soprattutto sulle fasce dei più giovani, dai 20 ai 40 anni, dove la copertura è ancora piuttosto bassa. Per le fasce dei più anziani, ovvero fino agli over 70, la copertura supera il 90% (siamo al 98% per gli over 80, al 91% nella fascia 70-79 anni, all’86% per quella 60-69 e al 79% per quella dai 50 ai 59 anni).
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