Le amministrazioni comunali di Arco, Nago-Torbole e Riva del Garda ormai da decenni ricordano insieme la ricorrenza dell’eccidio nazifascista del 28 giugno 1944, un momento particolarmente tragico e buio per la comunità dell’Alto Garda, che vide calpestare valori morali e civici e lo stesso senso di umanità. Quel giorno alcune decine di militari delle SS, agli ordini del maggiore Rudolf Tyrolf, comandante della polizia tedesca di Bolzano, eseguirono una spietata azione repressiva tra Riva del Garda, Arco, Nago e Torbole, dove furono assassinate undici persone e compiuti arresti e torture. Il ricordo di quell’orrore è sempre vivo nella comunità dell’Alto Garda, che da tempo ne celebra il ricordo in modo congiunto, con il senso di rendere un tributo riconoscente a quel sacrificio a favore di un mondo migliore, ma anche di ricordare tutti coloro che in quel tempo si sono impegnati, spesso a costo della vita propria o di quella dei familiari, nella Resistenza e nella lotta antifascista.
Quest’anno la commemorazione congiunta del 77° anniversario della strage si terrà lunedì 28 giugno nella loggia del municipio di Riva con inizio alle 19.30. Interverranno i sindaci di Arco Alessandro Betta, di Nago-Torbole, Gianni Morandi, e di Riva del Garda, Cristina Santi, con le rappresentanze delle Giunte e dei Consigli comunali. Saranno presenti la sezione dell’Alto Garda e Ledro dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia con il presidente Gianantonio Pfleger, e l’avv. Renato Ballardini, protagonista della Resistenza a Riva del Garda scampato all’eccidio e medaglia d’oro al merito del Comune di Riva del Garda per l’impegno civico e nei campi della cultura e della convivenza. Presenti anche rappresentanze delle forze dell’ordine e delle associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad alcuni ex partigiani e parenti delle vittime.
Come consuetudine, la cerimonia congiunta è preceduta a Riva del Garda dai tradizionali rintocchi della Renga, la campana della torre civica Apponale, alle 8 del mattino. L’iniziativa dei rintocchi della campana civica è nata dalla proposta di un gruppo di cittadini rivani, accolta all’unanimità dal Consiglio comunale nel settembre del 2003, a ricordo perenne dei Martiri. Come tradizione, ai rintocchi della torre civica fa seguito la deposizione di corone di fiori alla lapide nella loggia pretoria, ai tre cippi intitolati a Gastone Franchetti, Eugenio Impera ed Enrico Meroni, al sacrario dei Caduti al cimitero del Grez e alla stele al parco della Libertà.
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