“Io li porterei alla scuola di ‘Imparo’ dove gli insegnano le cose belle, a non rovinare niente di quello che appartiene a tutto il paese”. Questa è la frase di un bimbo della Scuola equiparata dell’infanzia di Smarano e Sfruz espressa durante una discussione condotta a scuola in merito al recente atto vandalico andato purtroppo a rovinare un progetto al quale questi bambini hanno lavorato intensamente negli ultimi mesi. La scuola ha infatti aderito al progetto “Fiori dalla fabbrica” proposto dall’artista Anna Scalfi Eghenter e colto dalle scuole della Federazione provinciale delle Scuole materne di Trento e da altre realtà come occasione per il ricordo e la celebrazione della peculiare realtà industriale della Michelin di Trento, attiva per 70 anni, fino alla sua chiusura nel 1999.
I bambini della scuola equiparata dell’infanzia di Smarano e Sfruz hanno così condotto un lavoro di ricerca sul territorio per scegliere i luoghi dove piantare dei bulbi di tulipano bianco: hanno individuato molti siti significativi nel loro vissuto e che potevano essere rappresentativi per i due paesi. Lo scorso marzo, i bambini hanno piantato i bulbi con l’aiuto dei propri genitori e successivamente realizzato una mappa di grandi dimensioni che, posizionata in piazza a Smarano, illustra l’itinerario che si snoda attraverso i differenti luoghi di piantumazione, permettendo a tutti di ripercorrere i passi dei bambini e scoprire gli spazi collettivi valorizzati con i tulipani.
Questa esperienza educativa è stata connotata da una espressione forte di apertura verso la comunità, ma l’operato dei bambini non è stato da tutti rispettato: i bulbi di tulipano messi a dimora vicino alla fontana a Sfruz e quelli presenti al parco giochi di Smarano, infatti, sono stati sradicati e buttati in acqua, in strada e sparsi nei prati vicini. Questo evento non ha lasciato indifferenti i bambini che hanno espresso il loro disappunto e dispiacere. “Abbiamo lavorato tanto, abbiamo fatto una cosa speciale e una mappa; non mi sembra il caso di fare finta di niente “, hanno detto. E ancora. “Ho pianto tanto quando ho visto i miei bulbi per terra”.
I bambini comunque non si sono scoraggiati ed hanno chiaramente espresso il loro punto di vista di giovani cittadini. “Io direi a chi l’ha fatto che non si fa perché poi nessuno è più contento e roviniamo tutto “, ha detto un bambino, mentre un’altra bambina ha invece riflettuto più in generale su come si devono mantenere i beni pubblici. “I bulbi erano per tutto il paese! Ho pensato che non si possono fare queste cose”.
Parole che dovrebbero far riflettere chi ha compiuto questo gesto e che i bambini hanno voluto anche scrivere vicino alla loro “Mappa gigante dei bulbi sbocciati”: con un cartello hanno infatti invitato tutti a rispettare la loro realizzazione. I bimbi hanno voluto inserire comunque nella mappa tutti i luoghi dove avevano piantato con grande cura i bulbi di tulipano perché, come ha detto una di loro: “Non li togliamo perché è un ricordo di quando c’erano”. Parole che esprimono un sentimento di comunità radicato, un alto senso civico e una forte resilienza agli eventi avversi: giovani cittadini … fioriscono!
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