“Un mandato nel segno della continuità”, parla il nuovo rettore di UniTrento, Flavio Deflorian

Il nuovo rettore di UniTrento, Flavio Deflorian, mercoleì 31 marzo al passaggio delle consegne

“Sarà un mandato nel segno della continuità”. Flavio Deflorian, nuovo rettore dell’Università di Trento, che si insedia oggi, intervenendo alla trasmissione Mattino insieme di Trentino Tv condotta da Marco de Matthaeis, ha ricordato che gli ultimi sei sono stati anni di successi e di risultati importanti per l’Università: “Certamente intendo valorizzare quanto è stato fatto di buono e quindi vorrei continuare su quel percorso. Ma i prossimi saranno sei anni che vedranno anche importanti cambiamenti. Più che la continuità delle persone, a me sta a cuore la continuità dell’istituzione”.

Rispondendo a una domanda del direttore di Vita Trentina, Diego Andreatta, che ha ricordato la sollecitazione dei rappresentanti degli studenti al ritorno alle lezioni in presenza, Deflorian ha così risposto: “I rappresentanti degli studenti hanno posto l’attenzione sulle problematiche del momento che stiamo vivendo soprattutto con riferimento alla pandemia. Noi abbiamo sofferto come molti la situazione attuale con gli studenti lontani dalle aule e con la didattica prevalentemente a distanza. Abbiamo cercato di fare il possibile. Se dopo Pasqua sarà possibile riprendere qualche attività in presenza lo faremo immediatamente. C’è un tema anche di presenza degli studenti nelle aule studio e di servizi aggiuntivi. Dobbiamo considerare molto attentamente tutti i vincoli e tutte le condizioni di sicurezza, che va posta sempre al primo posto, ma siamo vicini ai nostri studenti e cerchiamo di accompagnarli in questa fase. Non vediamo l’ora che questa fase si possa superare, progressivamente. Speriamo che per l’autunno dei miglioramenti significativi si possano registrare“.

Quanto allo stile di governo del nuovo rettore, “partirò dallo stile che ho avuto finora – ha risposto Deflorian -, cercando di essere attento alle esigenze di tutti e soprattutto di ascoltare tutti. Un rettore deve essere in grado prima di tutto di ascoltare, altrimenti non sarà mai in grado di fare sintesi tra le tante esigenze diverse che ci sono in una comunità così articolata come quella universitaria: tra studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo siamo tanti, con punti di vista diversi e con esigenze diverse. La prima cosa che io vorrei fare è ascoltare”.

 

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