Il movimento dello sport provinciale ha confermato, anche per il quadriennio olimpico 2021-2024, Paola Mora alla guida del CONI Trento.
Il Consiglio Provinciale ha infatti preso atto della candidatura unica al ruolo di presidente ratificandone la nomina con 46 voti su 51 presenti aventi diritto. Le Elezioni Territoriali, convocate in forma unanime dal CONI in tutta Italia hanno visto anche l’elezione dei membri che andranno a comporre la nuova Giunta. Assieme alla confermata presidente hanno visto il rinnovo del mandato: Paolo Crepaz (23 voti), già vicepresidente vicario, Norbert Bonvecchio (46 voti), Massimo Eccel (46 voti), don Daniele Laghi (45 voti) e Lino Orler (42 voti) a rappresentare rispettivamente Federazioni Sportive Nazionali, atleti, tecnici, Enti di Promozione Sportiva e Discipline Sportive Associate.
A completare l’assetto della Giunta le nomine in quota Federazioni Sportive Nazionali di due volti noti dello sport trentino: Cristina Bellante (11 voti), segretaria generale e direttrice sport del Comitato grandi eventi Nordic Ski Fiemme e Lorenza Campese (8 voti), già delegata provinciale per la Federazione Italiana Giuoco Handball (FIGH). A chiudere la formazione Massimo Bernardoni, ad oggi delegato regionale per il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) che il prossimo 20 marzo riceverà l’incarico di Presidente Regionale CIP dal relativo Consiglio. Non eletto in quota Federazioni Sportive Gilberto Gozzer (6 voti) che nel quadriennio appena concluso aveva ricoperto la carica di vicepresidente.
“Accolgo questo secondo mandato confermando lo spirito di servizio – ha commentato dopo l’elezione Paola Mora –. Ci aspetta un periodo di grande impegno che sarà finalizzato a sostenere la ripartenza delle attività sportive dedicate in particolare ai giovani ed agli atleti con disabilità. L’abbandono precoce dell’attività sportiva è un fenomeno che il Comitato aveva iniziato a monitorare già a fine 2018 in collaborazione con la Provincia. Non da ultimo desidero un CONI che continui ad essere promotore dell’attività motoria e sportiva come “medicina” per la tutta la popolazione in qualità di interlocutore con le istituzioni competenti”.
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