Baghdad, Najaf, Ur, Erbil, Mosul, Qaraqosh. Sono le tappe del viaggio apostolico di papa Francesco in Iraq, in programma dal 5 all’8 marzo. “Da tempo desidero incontrare quel popolo che ha tanto sofferto, incontrare quella Chiesa martire”, ha sottolineato Francesco all’udienza generale di mercoledì 3 marzo, annunciando: “Nella terra di Abramo, insieme agli altri leader religiosi, faremo anche un altro passo avanti nella fraternità tra i credenti”.
“Vi chiedo di accompagnare con la preghiera questo viaggio apostolico, perché possa svolgersi nel migliore dei modi e portare i frutti sperati”, ha aggiunto: “Quelli che aspettava San Giovanni Paolo II, al quale è stato vietato di andare. Non si può deludere un popolo per la seconda volta. Preghiamo perché questo viaggio si possa fare bene”.
Il 33° viaggio apostolico di papa Francesco, che corrisponde al 52° Paese visitato, sarà il primo viaggio di un Papa in Iraq e il primo di un pontefice in un Paese a maggioranza sciita. Il 5 marzo alle 7.30 l’aereo parte da Fiumicino alla volta di Baghdad, dove è prevista l’accoglienza alle 14 con il primo ministro. Alle 15 la cerimonia di benvenuto presso il palazzo presidenziale di Baghdad, seguita un quarto d’ora dopo dalla visita di cortesia al presidente della Repubblica e dall’incontro con le autorità. Alle 15.45, il Papa terrà il suo primo discorso, mentre il secondo discorso è in programma alle 16.40 durante l’incontro con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i catechisti nella cattedrale siro-cattolica di “Nostra Signora della Salvezza” a Baghdad. Il 6 marzo alle 7.45 il Papa partirà in aereo per Najaf, nel cui aeroporto alle ore 9 si svolgerà la visita di cortesia al Grand Ayatollah Sayyid Ali Al-Husaymi Al-Sistani. Alle 10 la partenza in aereo per Nassiriya, per l’incontro interreligioso presso la Piana di Ur, occasione del terzo discorso, alle 11.10. Ritornato a Baghdad, nel pomeriggio alle ore 18, il Santo Padre celebrerà la Messa nella cattedrale caldea di “San Giuseppe”.
La mattina del 7 marzo, alle 7.15, Francesco partirà in aereo per Erbil, dove è previsto l’incontro con il presidente e con il primo ministro della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Alle 9 la partenza in elicottero per Mosul, dove il Papa reciterà una preghiera di suffragio per le vittime della guerra, presso Hosh al-Bieaa (piazza della Chiesa). Francesco riprenderà al termine l’elicottero alla volta di Qaraqosh, per la visita alla comunità locale – alla quale alle 11.30 parlerà all’Angelus – nella chiesa dell’Immacolata Concezione. Alle 16 il Santo Padre celebrerà la Mesa nello stadio “Franso Hariri” a Erbil, poi in aereo per Baghdad.
Lunedì 8 marzo, la partenza per Roma, alle 9.40. Ad AgenSir il cardinale di origini trentine Leonardo Sandri, che accompagna il Papa, afferma: “Papa Francesco porta a compimento il grande sogno di Giovanni Paolo II, quello di recarsi pellegrino in Iraq, a Ur dei caldei, patria di Abramo, il padre delle tre fedi monoteistiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam). Il sogno di vedere la convergenza dei credenti delle tre fedi abramitiche per aprire gli orizzonti di un mondo nuovo fondato sulla fraternità, sulla pace e sulla giustizia, sul rispetto dei diritti umani e in particolare della libertà religiosa per poter assicurare la convivenza a tutti gli uomini. Papa Francesco arriva come ambasciatore di pace e di speranza per testimoniare che un mondo nuovo senza violenza e odio è possibile”.
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