Riscoprire un patrimonio ricco di realtà spesso nascoste attraverso un percorso multimediale alla scoperta dei "tesori verdi" del Trentino. Ora è possibile farlo, esplorando i "Giardini ritrovati", mostra frutto di un lavoro collettivo dedicata a "spazi e caratteri delle architetture verdi in Trentino" che verrà inaugurata venerdì 15 giugno alle 17.30 al Palazzo delle Albere, a Trento, rimanendo visitabile fino al 2 settembre.
Il progetto, ideato dalla Soprintendenza e realizzato in collaborazione con il Servizio attività culturali, il Servizio per il Sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, il Castello del Buonconsiglio, Trentino Film Commission, Muse e Comune di Trento è il felice esito di un percorso di ricerca avviato con il doppio volume "Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria" (2016), primo contributo multidisciplinare alla conoscenza di queste singolari architetture vegetali. E l'obiettivo dell'iniziativa – hanno sottolineato i curatori Lia Camerlengo, Katia Malatesta e Alessandro Pasetti Medin, e Claudio Micheletti, tra gli architetti paesaggisti autori del progetto espositivo – è proprio quello di promuovere l'approfondimento di questi tesori, spesso ignoti a trentini e turisti, coniugando alla necessaria tutela e conservazione la fruizione consapevole della bellezza che si sperimenta immergendosi in essi. Immersione nel paesaggio che avviene trattando vari temi, tra i quali il limite, gli spazi aperti, la presenza dell'acqua e di manufatti sapientemente integrati nella vegetazione, ed è tradotta negli accattivanti linguaggi che caratterizzano il percorso: fotografie, elaborazioni video realizzate da Stefano Benedetti con il supporto tecnico di Gest srl, e proiezioni che evocano l'esperienza multisensoriale della visita al giardino e le sue trasformazioni nel tempo con la sezione dedicata al giardino quale set di scene per il cinema e la televisione, ambientate in alcuni dei più celebri complessi verdi della provincia.
Il giardino è un elemento vivente in continuo divenire e la mostra offre anche conoscenze sulle regole che disciplinano l'architettura del verde, a partire dalla nozione di giardino quale bene progettato, costruito, coltivato e, quando necessario, restaurato.
L'esposizione è ospitata, non a caso, al Palazzo delle Albere, in ragione della storia illustre dell'edificio, villa principesca già al centro di un fitto tessuto di campi, orti e giardini, e, grazie alla collaborazione del Servizio foreste e fauna, prevede un prolungamento esterno con il viale alberato che rievoca il collegamento dei Tre Portoni con la residenza suburbana.
Infine, a partire da settembre, a Villa Paradiso nel parco di Levico sarà allestita una mostra di lunga durata dedicata ai giardini storici nella quale confluirà anche il contributo di "Giardini ritrovati".
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