Anastasia. Non è solo un nome femminile; nè il personaggio della favolosa Ingrid Bergman nella struggente storia dell’ultima dei Romanov. Non è solo il nome che rievoca il santuario eretto da Costantino a Gerusalemme in onore della Resurrezione. È anche l’acronimo che indica una particolare associazione diocesana, che si occupa di formare delle guide ai beni culturali ecclesiali del territorio: Amici Nell’Arte Sacra Tra Architettura Simbologia Iconografia e Agiografia.
Anche quest’anno il corso di formazione è seguito da più di cento persone di diverse età, che tutti i venerdì pomeriggio ascoltano con interesse esperti di arte, architettura, teologia e storia. Nello scorso mese di dicembre sono stati consegnati 25 diplomi che permetteranno di svolgere attivamente il servizio di Guida e 13 attestati di frequenza.
Un servizio capace di valorizzare il territorio rendendo accessibili a tutti i suoi tesori. Grazie alla disponibilità e alla presenza alternata delle Guide di Anastasia, ad esempio, la chiesa di S. Maria Maggiore, chiusa a causa di vandalismi, ha potuto riaprire i suoi battenti al pubblico. Durante lo scorso Avvento invece, come ogni anno, una dozzina di volontari si è alternata tutti i giorni per offrire visite gratuite a centinaia di turisti e di appassionati di arte sacra nella Cattedrale di Trento.
I numeri sempre in crescita di persone che desiderano valorizzare, custodire e condividere i beni ecclesiali sono un segnale di speranza e ottimismo che, insieme al loro prezioso servizio, merita di essere pubblicizzato e divulgato.
Un grazie di cuore ad “Anastasia” che mi ha permesso di diventare una Guida, che mi ha istillato l’amore per l’arte sacra, che mi ha fatto vedere con occhi nuovi e diversi le pietre palpitanti di storia, di cultura e di fede della mia città.
Lucia Oss
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