Nel periodo d'Avvento, invece di ricevere ogni giorno un regalo, gli studenti dei Salesiani si sono impegnati a farlo. Ecco il loro racconto
Da due studenti dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice di Trento abbiamo ricevuto questo scritto che volentieri pubblichiamo a testimonianza anche di altre iniziative silenziose vissute nelle scuole trentine nel periodo natalizio.
Ci piacerebbe raccontare l'esperienza originale e profonda che quest'anno la nostra scuola ha voluto proporre a noi alunni e alle nostre famiglie per attendere in maniera diversa e più significativa il Santo Natale.
La nostra è una scuola cattolica, ultima casa accettata e fondata da San Giovanni Bosco e a lui ispirata, che accompagna con il lavoro e la preghiera il cammino di ciascun allievo. In particolare, per il Natale appena trascorso, ci è stata presentata una nuova iniziativa per accompagnarci, unitamente alla nostra famiglia, durante il periodo dell'Avvento.
È stata chiamata OTNEVVA-Il calendario di Avvento al contrario.
La nostra scuola è stata la prima in Italia a proporla. L'idea nasce nel dicembre 2016 da parte di un'associazione belga di aiuto ai senzatetto.
A differenza del classico calendario di Avvento, dove ogni giorno di avvicinamento al Natale si riceve un regalino o un dolcetto, noi abbiamo fatto l'esatto contrario! Ogni giorno abbiamo messo da parte qualcosa da donare a chi è nel bisogno…. e allora pronti per partire con entusiasmo ci siamo organizzati!
Abbiamo preso una scatola abbastanza capiente ed ogni giorno fino a Natale vi abbiamo messo dentro qualcosa di utile da donare ad una persona bisognosa. Grazie ad un promemoria, consegnatoci inizialmente dalla scuola, siamo riusciti ad organizzare meglio la nostra "raccolta". La prima settimana era dedicata ai prodotti per l'igiene, la seconda a quelli alimentari, la terza invece lasciava spazio alla nostre idee (prodotti vari) e per finire la quarta settimana è stata dedicata alla preghiera.
È stato molto bello ogni giorno trovare del tempo per pensare ad una persona che non vive nelle nostre fortunate condizioni… prepararle un regalino, anche una piccola cosa, e riporlo nella nostra scatola sentendo il cuore riempirsi magicamente di gioia, pensando di aver strappato, anche per un solo istante, un sorriso e magari di aver ridato un po' di speranza a chi sta tanto soffrendo.
Durante quest'attesa del Natale per la nostra famiglia è stato un momento nuovo, pensando più agli altri che non a noi stessi! Abbiamo compreso come certe cose, che per noi sembrano scontate e "normali", per altri invece non lo siano. È stato utile ascoltare i suggerimenti di ogni membro della nostra famiglia, condividendo insieme questo momento di dono. Questo cammino ci ha arricchito molto, preparando il nostro cuore ad accogliere il dono più grande: Gesù! Per seguire Gesù è bello vivere la vita come un dono da dare agli altri e non come un tesoro da conservare per sè. Dare gioia al prossimo, avere un "cuore largo", è seguire il suo esempio.
Alla fine la nostra scatola ultimata è stata trasformata in un bel pacco regalo.
Alcuni ragazzi l'hanno consegnata direttamente a qualche bisognoso di loro conoscenza. La maggioranza invece l'ha riportata a scuola, che poi si è mossa per consegnare tutti i pacchi alla Caritas. Sicuramente questo organismo pastorale avrà saputo indirizzare al meglio i nostri doni.
Ci sarebbe piaciuto aver potuto guardare negli occhi le persone che hanno aperto il nostro pacco e magari carpire le loro espressioni di gioia e di ringraziamento, ma per noi è già stata una grande felicità offrire loro un nostro pensiero, poco del nostro tempo e delle semplici cose. Pensiamo che per noi ragazzi, e anche per le nostre famiglie, sia stata una forte esperienza di condivisione…sicuramente da ripetere!
Anche perché abbiamo avuto una risposta bellissima a quest'iniziativa, moltissime famiglie hanno aderito e abbiamo così raccolto tanto!
Sara e Sebastiano.
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