Scenografie teatrali dal legno scarto della produzione e nuove occasioni di incontro tra culture grazie alla scoperta delle tradizioni culinarie sono le idee, trasformate in progetti all’insegna dell’integrazione sociale e della cura per l’ambiente, con cui gli studenti dell’Università di Trento si sono aggiudicati la prima edizione della Enactus Italia National Competition. E di conseguenza la possibilità di partecipare alla finale mondiale in programma a Londra dal 26 al 28 settembre.
La competizione, tappa italiana della più ampia manifestazione promossa dalla rete internazionale Enactus – presente in 36 Paesi -, chiede a team di universitari di mettersi alla prova, ideando e strutturando progetti economicamente sostenibili che abbiano un impatto positivo.
La sfida di Enactus, la cui sede italiana è a Trento, è stata raccolta in Trentino da 18 giovani che hanno lavorato con il supporto del professor Alessandro Rossi e della dott.ssa Gloria Cannone.
Il primo progetto ideato dai ragazzi è Re-Factory. L’idea nasce dall’intenzione di recuperare in modo creativo i materiali prima che vadano in discarica. La prima applicazione pratica riguarderà la valorizzazione del legno attraverso la realizzazione di scenografie per le compagnie teatrali trentine. Il lavoro sarà svolto da un gruppo di immigrati con il supporto di un circolo artigiano. In prospettiva, il progetto sarà ampliato con la valorizzazione di altri materiali oltre al legno.
Il secondo progetto è legato, invece, al settore dello street-food. Kilimangiamo, questo il nome del progetto, favorisce il contatto e la conoscenza reciproca tra culture quale chiave per il superamento del pregiudizio. Dopo la fase preparatoria, sarà avviata l’attività di un camion itinerante per far conoscere i piatti e le tradizioni di diversi Paesi e creare, così, occasioni di socializzazione.
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