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Il devastante terremoto di magnitudo 6 che ha colpito stanotte il Centro Italia con epicentro tra Lazio e Marche, nell’area delle province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia.
Il numero dei morti purtroppo continua a salire: al momento sono 73 le vittime accertate.
Intanto anche in queste ore prosegue incessante l’attività di coordinamento tecnico delle altre regioni da parte della Protezione civile del Trentino.
I centri maggiormente colpiti si confermano essere quelli di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, dove si stanno concentrando i soccorsi. Delle 69 frazioni abitate comprese nell’area del sisma, tutte raggiunte nel corso della mattinata e nelle prime ore del pomeriggio dagli uomini del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, una quarantina presentano gravi danni agli edifici.
Tra i primi ad arrivare ad Amatrice, nel Lazio, in elicotetro da Mattarello sono state due squadre della scuola provinciale di cani da ricerca e catastrofe, alle quali se ne è aggiunta una terza che ha raggiunto la zona del sisma in tarda mattinata. Sul posto anche un nucleo esplorativo della Provincia autonoma di Trento
“Una situazione straziante, sembra una guerra” interviene ai nostri microfoni Nicola Canestrini presidente della scuola provinciale cani da ricerca. “Morti, macerie e paesi distrutti” racconta in collegamento telefonico dalle Marche (Ascolta audio qui sotto)
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