Dal messaggio di Papa Francesco sul tema “Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo” per la 50° Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, voluta da Paolo VI
“Se il nostro cuore e i nostri gesti sono animati dalla carità, dall’amore divino, la nostra comunicazione sarà portatrice della forza di Dio”.
“Com’è bello vedere persone impegnate a scegliere con cura parole e gesti per superare le incomprensioni, guarire la memoria ferita e costruire pace e armonia”.
Il papa cita Shakespeare: «La misericordia non è un obbligo. Scende dal cielo come il refrigerio della pioggia sulla terra. È una doppia benedizione: benedice chi la dà e chi la riceve» (Il mercante di Venezia, Atto IV, Scena I).
“Lo stile della nostra comunicazione sia tale da superare la logica che separa nettamente i peccatori dai giusti. ). Solo parole pronunciate con amore e accompagnate da mitezza e misericordia toccano i cuori di noi peccatori”.
“Ascoltare non è mai facile. A volte è più comodo fingersi sordi. Ascoltare significa prestare attenzione, avere desiderio di comprendere, di dare valore, rispettare, custodire la parola altrui… Saper ascoltare è una grazia immensa, è un dono che bisogna invocare per poi esercitarsi a praticarlo”.
Non è la tecnologia che determina se la comunicazione è autentica o meno, ma il cuore dell’uomo e la sua capacità di usare bene i mezzi a sua disposizione.
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