“Il tutto è superiore alla parte” (EG 237): occorre affrontare la crisi ambientale allargando l’orizzonte alla vita sociale, all’economia e alla cultura, cercando “soluzioni integrali”
“Tutto è connesso”, “tutto è collegato”, “tutto è in relazione”. Queste tre affermazioni risuonano più volte nell’enciclica Laudato si’ e ci aiutano a comprendere il significato dell’espressione “ecologia integrale” utilizzata da Papa Francesco. L’invito che ci viene proposto è quello di osservare ed affrontare i problemi non solo con la preoccupazione di quanto sta succedendo all’ambiente naturale, ma allargare l’orizzonte e prendere coscienza che siamo parte di un sistema complesso dove tutto è in relazione: l’ambiente, la vita sociale, l’economia e la cultura. Esiste una relazione principale tra l’ambiente e la società che vive in esso e là dove si presentano situazioni di criticità è necessario cercare “soluzioni integrali” e non affrontare in modo separato ogni parte del problema. Ci ricorda Papa Francesco che c’è “una sola e complessa crisi socio-ambientale” e non crisi separate. Anche le scelte in ambito economico dovranno porre attenzione alla protezione dell’ambiente in modo che essa sia “parte integrante del processo di sviluppo e non considerarla in maniera isolata”“stato di salute” in quanto all’interno di essi si regolano le relazioni umane. Le istituzioni precarie, infatti, di frequente recano danni all’ambiente e alla qualità della vita umana. Accanto all’importanza della cura per il patrimonio naturale Papa Francesco si sofferma sula necessità della “cura delle ricchezze culturali dell’umanità” in particolare per quelle che sono ancora vive nelle comunità locali. Ognuno di noi, infine, è chiamato a vivere “l’ecologia della vita quotidiana” facendo attenzione agli ambienti dove viviamo rendendoli vivibili anche dove l’ambiente esterno può presentare segni di degrado e deterioramento. L’impegno che Francesco ci chiede sta nel creare spazi dove la cura delle relazioni umane, basate sulla cordialità, sulla vicinanza e sull’amicizia, alimentino una vita sociale positiva, nella quale ciascuno si senta amato e possa amare.
Elisabetta Delaiti
Commissione diocesana PASTORALE SOCIALE, GIUSTIZIA E PACE, CUSTODIA DEL CREATO
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