Cavedine. Per aiutare le famiglie ad affrontare i primi difficoltosi passi nel vivere a contatto giornaliero con un congiunto affetto dal morbo di Alzheimer e assisterlo appropriatamente, l’Azienda pubblica di servizi alla persona “Residenza Valle dei Laghi” di Cavedine ha proposto, in collaborazione con la Cassa Rurale e la Comunità della Valle dei Laghi, un ciclo di tre incontri dal titolo: “La malattia di Alzheimer: prevenzione, diagnosi e modelli assistenziali”.
In Trentino, come a livello nazionale, si lavora per estendere la rete di collaborazione con i servizi ospedalieri, sociali e la medicina generale e inoltre è presente e attiva da diciassette anni l’Associazione Alzheimer Trento onlus, portavoce delle istanze del malato e dei suoi familiari. A questi particolarmente sono state rivolte sei ore di approfondimento, atte a delineare una panoramica sui principi e le finalità della riabilitazione cognitiva delle demenze irreversibili e progressive nonché illustrare l’applicazione di metodologie di assistenza domiciliare.
Attualmente il numero di malati trentini di Alzheimer oscilla tra i 7.200 e i 7.500: 507 nuovi casi sono stati riscontrati nel 2014, qualcuno in più nel 2013. Il corso, sottolineano i promotori, ha consentito di trattare in maniera semplice ma completa alcuni elementi necessari alla conduzione della vita, oggi sempre più complessa e delicata, di un soggetto affetto da Alzheimer indipendentemente dal livello di gravità patologica, specializzare l’attività di cura, oltre a essere un imperativo categorico per la rilevanza del servizio prestato diventa un modo per favorire il benessere generale del nucleo familiare che gli vive attorno.
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