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Non ci sono segnali concreti di criticità tuttavia c’è massima attenzione anche in Trentino dopo l’attacco terroristico in Francia. Oggi è previsto un vertice presso il Commissariato del Governo di Trento. Un incontro di coordinamento tecnico fra le forze di polizia, quindi la Questura, l’Arma dei carabinieri provinciale e la Guardia di finanza. Una riunione del Comitato per la sicurezza per verificare se tutte le misure di sicurezza messe in campo sono adeguate o debbano essere potenziate ed individuare i punti sensibili che necessitano di una particolare sorveglianza.
Sui sanguinosi attentati in Francia, e ricordiamo nello stesso giorno il massacro di 2 mila persone in Nigeria, oggi interviene ai nostri microfoni il professor Giuseppe Nesi, preside della Facoltà di Giurisprudenza e membro della Scuola di Studi Internazionali. Un giurista esperto di diritto internazionale, contrasto al terrorismo, diritti umani, politiche europee di sicurezza e cooperazione.
“E’evidente – commenta – che lo scopo di queste manovre è quello di creare uno stato di tensione, che porti ad un conflitto aperto con tutto il mondo islamico. Ma alle bombe dei terroristi non si risponde con le bombe dell’antiterrorismo. Bisogna evitare di criminalizzare la religione e puntare sul rafforzamento della cooperazione internazionale”.
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