Una vita bella, buona e beata

Domenica 26 ottobre ragazzi, giovani e adulti di Azione cattolica si sono incontrati a Trento per una giornata diocesana dal titolo “Formare per vivere”

Non è facile crescere sani e forti nel fisico… figurarsi nel cuore! Accanto ai valori che ci sono stati trasmessi dalla famiglia, dal contesto sociale e dagli ambienti di vita, cosa ci aiuta a coltivare la nostra coscienza e la fede? “Tutto da scoprire”, secondo i ragazzi dell'Acr, che durante la loro Festa del Ciao diocesana, domenica 26 ottobre, hanno girato la città alla ricerca di luoghi significativi che hanno aiutato persone a scegliere la loro strada (il Duomo, la mensa dei poveri, la sede di Ac, la curia arcivescovile e il seminario) per poi ritrovarsi al pomeriggio con Riccardo Pedrotti (seminarista e prossimo diacono cresciuto in Ac).

Nell'ambito della Giornata diocesana di domenica scorsa, i soci adulti si sono invece confrontati sul Progetto Formativo di Ac “Perchè sia formato Cristo in voi”, grazie al contributo di Chiara Benciolini, consigliere nazionale Aci per i settore adulti. Nel tratteggiare i contenuti di quel testo, edito 10 anni fa sulla scia del rinnovamento dello Statuto nazionale, la relatrice ne ha fatto gustare la freschezza, perché oggi – in un contesto in cui i cambiamenti nella società e la crisi nella trasmissione della fede si sono esacerbati e sono diventati ancora più evidenti – si rileva da un lato la necessità di tornare all'essenziale, che è assumere la forma di Cristo nella propria vita; dall'altro di curare l'interiorità, la coscienza.

Il Progetto Formativo descrive la figura del laico cristiano (sia esso ragazzo, giovane o adulto) e la radica nel battesimo e nella testimonianza in ogni luogo… ma soprattutto fuori dall'ambiente ecclesiale, dove appunto i laici sono chiamati a portare la fede e a cercare le tracce del Regno. Allo stesso tempo, il Progetto tratteggia lo stile del cristiano, la sua regola di vita, che non è certo prerogativa dei laici di Azione cattolica, ma esigenza e stile di ogni cristiano battezzato consapevole e in ricerca.

Una vita bella, buona e beata… chi non la desidera? Come ottenerla? È un esercizio che dura tutta la vita e che passa attraverso la cura della spiritualità (interiorità), le relazioni (fraternità), l'impegno da cittadini (responsabilità) e il sentirsi Chiesa (ecclesialità). Ma è anche un dono da chiedere, cercare, accogliere e condividere. Ecco allora che la bellezza dell'assumere la forma più armoniosa e umanamente ricca, cioè l'essere uomini e donne realizzati e felici, trova il suo motore nella coscienza ben allenata e diventa missione, impegno che illumina la vita, la feconda e le dà un senso, quello più autentico.

Gli adulti si sono poi messi alla prova nei laboratori tematici sull'interiorità, la famiglia, la cittadinanza attiva e la comunicazione e cultura, che l'Azione cattolica ha posto come priorità educative. Non ci sono risposte facili; ma il dialogo, l'accoglienza delle sofferenze, l'ascolto reciproco, la vicinanza fraterna e un atteggiamento concretamente positivo sono piccoli passi per costruire bellezza, bontà e quella dimensione piena di vita che non abbiamo paura di chiamare “santità” anche oggi, soprattutto oggi.

I giovani hanno approfondito il tema della scelta e dell'interiorità nel pomeriggio, aiutati prima da Riccardo Pedrotti, poi dalla partecipazione al concerto dei “The Sun” all'Auditorium S. Chiara, dove la musica e la testimonianza della band hanno creato un mix appassionante, commovente e assolutamente prorompente nella coscienza di ognuno. Anche questo è dare forma alla vita, togliendo il superfluo per far emergere la Luce.

A.R.

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