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E’ uno sguardo di fiducia, espresso dagli oltre 800 volontari della Caritas in tutto il Trentino, quello che emerge dall’ottavo rapporto dei servizi di Caritas e Fondazione Comunità Solidale, presentato oggi a Trento. La crisi si fa sentire soprattutto nella precarietà abitativa e occupazionale, non solo nelle città ma anche in periferia, nei paesi trentini.
Sono circa 2500 le persone che si sono rivolte ad uno degli sportelli e punti di ascolto presenti sul territorio (circa 16 a Trento e 10 a Rovereto) per chiedere sostegno. Aumentano del 17% gli italiani, mentre calano del 2% gli stranieri. Tra le maggiori richieste, pacco viveri, aiuto per pagare le bollette o per trovare lavoro.
Ai nostri microfoni nell’ordine Roberto Calzà, direttore della Caritas, e Christian Gatti, direttore della Fondazione Comunità Solidale.
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