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Pur essendo numeri relativi, da valutare nel quadro nazionale e in quello della circoscrizione Nord-Est, l’esito delle elezioni europee in Trentino si presta a un raffronto molto ravvicinato con il voto delle provinciali dello scorso 27 ottobre. Servizio di Piergiorgio Franceschini:
Anzitutto il numero dei votanti – solo il 53,10 % del totale degli aventi diritto – che in termini relativi si discosta però, per difetto, di soli 10 mila voti. Ieri sono stati 228 mila contro i 237 mila delle provinciali: sempre pochi ma non in caduta libera. Il Pd raddoppia i consensi passando del 22 al 42,35% . Bene anche i 5 Stelle che ad ottobre ottennero il 5,85% e ora sono la seconda forza con il 15,45%. Il fronte territoriale di Patt e UpT alle provinciali ottenne complessivamente il 30% : sotto la Stella alpina della SVP resta al palo con il 12%: parte di questa area politica sembra essersi orientata sul Pd (seguendo ad esempio le indicazioni del Fravezzi dell’UpT) e probabilmente sui grillini. Forza Italia riscatta il flop alle provinciali di Forza Trentino, drenando anche parte degli elettori di Progetto Trentino. Rialza la testa la Lega che guadagna 3 punti percentuali portandosi al 9%. Uno sguardo ai centri urbani: a Trento il Pd ha il 49%, a Rovereto quasi il 45%; nella Città della Quercia grillini sopra la media provinciale con il 17%.
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