Votato dal 59% degli elettori, succede a Gianpiero Passamani. Affluenza in calo: uno su due ha scelto di non recarsi ai seggi
Il paese l'ha scelto come successore di Gianpiero Passamani. Michele Sartori è stato votato dal 58,99% degli elettori di Levico. E, sostenuto dalla coalizione del centro sinistra autonomista riformista, l'ex direttore della Cassa Rurale di Trento guiderà il paese fino al 2020. Un dato su tutti. Quest'anno si è recato alle urne quasi un elettore su due degli aventi diritto al voto. Solo il 54,71%, infatti, è andato domenica ai seggi; in nove anni c'è stato un crollo di elettori pari al 16,23%.
La corazzata del centro sinistra (erano quattro le liste in appoggio a Sartori) ha sbaragliato il campo. Niente da fare per gli avversari. Il solo Remo Libardi, che di professione fa l’avvocato, con la lista Impegno per Levico ha tenuto il confronto: l’hanno votato in 839 (21,89%) con l’assessore uscente alla cultura Tommaso Acler che da solo ha portato in dote alla lista 434 voti. È stato lui il consigliere comunale più votato.
Quello che esce dalle urne è un consiglio comunale con diverse facce nuove. Solo tre, come in passato, le donne. Siederanno tutte nelle fila della maggioranza. Per due di loro (Silvana Campestrin del Patt e Laura Faizingher del Pd) si tratta di una riconferma. Fa il suo debutto, invece, la giovane avvocato Rossella Piazza, neo eletta nelle fila dei democratici.
Sparisce dallo scenario politico locale il centrodestra. La Lega lo aveva fatto prima delle elezioni, scegliendo di non presentarsi. Con gli elettori che hanno bocciato, a suon di voti (non dati) la lista Epicentro di Andrea Osler e di Cristian Libardi. La lista più votata nel centro sinistra autonomista è stata quella dell'Upt (cinque seggi). Quattro i riconfermati: oltre ai due assessori Werner Acler e Roberto Vettorazzi anche Andrea Bertoldi e Paolo Andreatta. Fa il suo debutto in aula Moreno Peruzzi che dai banchi dell'assemblea della Comunità di Valle di Pergine passa a quella consiliare di Levico.
Si ferma a tre consiglieri il Partito Democratico. Nella passata legislatura, quand'era in minoranza, ne aveva quattro. Detto di Faizingher e Piazza, il terzo eletto è Maurizio Lancerin. Torna a sedere in consiglio (e, presumibilmente, anche in giunta) Lamberto Postal con la lista civica Levico Domani con il Patt che porta a casa due consiglieri. Oltre all'ex vicesindaco Campestrin è stato eletto anche Marco Martinelli. In questi giorni Sartori dovrà prendere le prime decisioni. C'è da far quadrare il cerchio e, soprattutto, da mettere insieme la giunta. In cui, come ha promesso in campagna elettorale, verrà dato spazio ai giovani. Capitolo minoranze.
Dei sei consiglieri eletti (tutti uomini) ben quattro se li è portati a casa Impegno per Levico. Oltre a Libardi ed Acler, siederanno nella sala consiliare Efrem Filippi ed Emilio Perina. Con loro anche i due candidati sindaci di Levico Domani Gianni Beretta e del Movimento Cinque Stelle Maurizio Dal Bianco.
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