Secondo il rapporto 2011 del Somalia and Eritrea Monitoring Group (Semg), che agisce su mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu, le armi in Somalia arrivano direttamente dallo Yemen. A fronte di salari poverissimi, tra i 100 e i 150 dollari al mese, le truppe usano le armi e le munizioni come merce di scambio, una sorta di baratto per potersi assicurare il cibo necessario per le proprie famiglie. Ma proliferano anche traffici ben più sostanziosi: Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sono stati assassinati per questo vent’anni fa, per le loro inchieste sui traffici di armi.
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