E' un'estate straordinaria quella che sta vivendo Castel Belasi nel Comune di Campodenno, oggetto di importanti lavori di restauro.
Riapre al pubblico lo storico giardino botanico di Passo Coe - frutto della sinergia tra Comune di Folgaria, Fondazione Museo Civico di Rovereto e Provincia - che vuole promuovere la cultura di montagna e la conoscenza degli elementi naturali tipici delle Alpi Trentine.
Sul lago di Tenno una giornata di formazione dedicata alla difesa del territorio, per parlare di frane e dissesto idrogeologico.
Il ddl 87 “di governo del territorio” approderà in Consiglio provinciale il 22 luglio. Le critiche e le preoccupazioni di Italia Nostra.
La pratica del Base Jumping dal “Becco dell'Aquila” sul Monte Brento ha provocato incidenti anche mortali. Il dibattito in consiglio comunale a Dro.
I birrifici artigianali del trentino si faranno conoscere con “Cerevisia”, manifestazione nata lo scorso anno da un'idea della Pro Loco di Fondo che la ripropone anche nel prossimo fine settimana, da venerdì 22 a domenica 24.
L’orto sinergico è sorto a Villazzano due anni fa su un lotto di terreno inoccupato, ma coltivabile.
Un’occasione per approfondire la conoscenza della Terra, e, in particolare, del mondo sotterraneo. Quest’anno, si terrà a Vigolo Vattaro, tra venerdì 22 e sabato 23 maggio, il sedicesimo Convegno Regionale di Speleologia del Trentino Alto Adige.
Sono principalmente donne le volontarie che sanno farsi accettare entrando con discrezione nella vita degli anziani bisognosi di aiuto. Fanno parte della ONLUS Telefono d’Argento nella circoscrizione dell’Argentario.
Una nuova opportunità di riscatto umano e sociale si sta offrendo a venti ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 40 anni immigrati dal Bangladesh, in fuga da situazioni politiche e sociali disperate.
Un un quartiere vivibile, sicuro e affiatato ci guadagnano non solo i residenti, ma anche i proprietari degli alloggi. Il progetto “Housing di quartiere” non è una novità, ma lo è – per le modalità in cui si sta strutturando – quello promosso a Rovereto
Decorare il burro era un’arte rituale, che rispondeva a una dimensione culturale dove i segni assumevano carattere propiziatorio, scaramantico, di gratitudine e riconoscenza.