Una narrazione sulla Grande Guerra, dell'inutilità del sacrificio di 17 milioni di morti, costituita da uno spettacolo di teatro-cabaret che alterna comicità, canti popolari, monologhi, testimonianze, satira sui generali, sui "grandi" strateghi degli eserciti. Il tutto arricchito da citazioni di Trilussa, Einstein, Malaparte, Boris Vian, Brecht.
Dalla Rovereto veneziana a quella devastata e spopolata durante la Prima guerra mondiale. Vista con gli occhi, i testi e i dialoghi dei bambini delle medie e dei ragazzi delle superiori.
Al teatro di Gardolo l'esordio di Migrantes, spettacolo nato da un laboratorio interculturale. Sul palco rifugiati e studenti.