Il dramma della Turchia e la fuga dalla Siria nelle parole del vicario apostolico in Anatolia, il gesuita padre Paolo Bizzetti, che ha incontrato mons. Tisi.
La mostra “Al Hamdulillah. Dalla Siria al Trentino” racconta con le fotografie di Alessio Romenzi, Augusto Goio, e Mattia Civico la vita delle persone in Siria e in Libano e il loro viaggio fino in Italia attraverso il corridoio umanitario.
Il Consiglio europeo è chiamato a discutere la proroga o meno delle misure restrittive nei confronti del regime siriano, in scadenza il prossimo 1 giugno. L’embargo pesa però su tutto il popolo, evidenziano i promotori dell’appello “Basta sanzioni alla Siria e ai siriani”.
E' arrivato in Italia un secondo gruppo di profughi siriani, grazie ai corridoi umanitari. Di questa esperienza ha parlato a Bruxelles il consigliere provinciale Civico.
Alla vigilia della visita di papa Francesco all'isola greca di Lesbo, il secondo appuntamento della rassegna “Trovarsi Altrove - migrazioni tra miti e realtà” ha proposto all'Auditorium di Mori storie di vita di migranti nel Mediterraneo e nei campi profughi in Libano e in Grecia.
Ad.dar (in arabo "la casa") è un centro culturale pensato per i rifugiati siriani presenti a Istanbul. Si basa esclusivamente sul volontariato.
Spicca, nei faticosi tentativi avviati a Ginevra per arrivare alla pace, l'assenza della voce di chi dalla Siria è stato costretto a fuggire. Spiega un leader della comunità siriana di tutta la zona di Akkar: “Ai colloqui di Ginevra vogliamo portare la voce della popolazione civile”.
L'arrivo a Roma dei primi 93 profughi siriani giunti in Italia grazie a un corridoio umanitario. Un progetto ecumenico che dimostra che un’accoglienza sicura e umana, che guarda ai migranti non come numeri ma come persone, è non solo possibile, ma anzi auspicabile.
Una giornata nel campo profughi di Tel Abbas, a 4 km dal confine siriano. Poi il lungo viaggio dal Libano al Trentino insieme ai rifugiati siriani accolti a Villa San Nicolò, sopra Trento, grazie ai corridoi umanitari.
Dario Di Blasi, curatore della Rassegna internazionale del Cinema archeologico, interviene sulla distruzione del patrimonio culturale siriano e iracheno.
A Diyarbakır, in Turchia sud-orientale, ci sono almeno 20 mila profughi: tra questi anche molti yazidi, che sognano di arrivare in Europa. La seconda puntata del reportage di Osservatorio Balcani e Caucaso.
Marta Matassoni, roveretana, con l'Operazione Colomba dell’associazione Papa Giovanni XXIII ha vissuto per quattro mesi in un campo profughi nel nord del Libano.