Tra i 12 e i 14 milioni di uomini, donne, bambini, anziani, popolazioni sui confini dei fronti della Prima guerra mondiale, italiani d’Austria ma anche francesi, serbi, rumeni, lituani, polacchi e altre nazionalità furono costretti a lasciare le proprie case a causa dei bombardamenti, dell’arrivo degli eserciti nemici, sottoposti a piani di evacuazione o, autonomamente, in fuga. Hanno lasciato migliaia e migliaia di foto, lettere, diari, segni materiali.