Chi sono e come vivono i figli degli immigrati? Si sentono più italiani o più stranieri? Hanno le stesse opportunità dei loro coetanei autoctoni? Come immaginano il loro futuro? E ancora, come riescono a conciliare la cultura dei loro genitori con usi, costumi e regole del Paese in cui sono cresciuti?
Lo scorso anno, dal Trentino e dall’Alto Adige sona partiti alla volta dell’estero in 2875, la maggioranza uomini, 1559 a fronte di 1316 donne. Quasi la metà tra i 18 e i 34 anni, ben 1350.
La Giornata europea contro la tratta ha posto quest'anno l’attenzione sul mondo dei migranti in fuga che sbarcano in Italia e arrivano in Europa. Tra di essi ci sono anche molte vittime di tratta. Molte le iniziative promosse in Italia, accomunate dall’hashtag #Liberailtuosogno.
Anche noi (italiani) siamo migranti. E' un dato, banale, se si vuole, ma del quale non sempre abbiamo contezza, quando parliamo dei migranti tra noi, in Italia. Illuminanti, come ogni anno, giungono perciò le pagine del “Rapporto Italiani nel Mondo 2016”, curato dalla Fondazione Migrantesact.
“E' un nuovo omicidio che colpisce un innocente, come tanti altri nel mondo, che rappresenta - agli occhi del terrorismo - un simbolo della civiltà occidentale”.
Non una ricorrenza da celebrare, ma un'occasione che richiama alla responsabilità di ciascuno: mons. Giancarlo Perego, vivace e combattivo direttore della Fondazione Migrantes invita a vivere in prima persona la prossima Giornata mondiale del Rifugiato, che ricorre il 20 giugno prossimo. Sarà a Trento sabato 18 per incontrare i volontari e i parroci coinvolti nel Progetto Accoglienza richiedenti protezione internazionale promosso dalla Diocesi di Trento.