Riportiamo integralmente la seconda parte dell'omelia di mons. Tisi.
Il nuovo arcivescovo di Trento Lauro Tisi assieme ad altri 25 presuli di 5 continenti, 6 italiani, ha ricevuto in San Pietro da Papa Francesco la benedizione del pallio, una piccola stola bianca di lana d'agnello, simbolo del ministero di maggiore responsabilità affidato agli arcivescovi metropoliti
Don Marco Saiani, da pochi mesi vicario generale, commenta i criteri con i quali si valutano gli avvicendamenti pastorali
L'Arcivescovo mons. Lauro Tisi ci spiega le finalità del testo “Silenzio e attesa”: “Qualche idea condivisa per avvire un percorso di riflessione comune”. Con due priorità: giovani e lavoro.
È festa per i tre preti novelli che vengono ordinati sabato 18 alle 15 in Cattedrale, i primi per l'imposizione delle mani di mons. Tisi: li abbiamo incontrati alla vigilia per conoscere da vicino i loro sogni e le loro radicict.
Domenica 5 giugno si è svolto il pellegrinaggio diocesano con i malati, gli anziani e i disabili, giunti da tutto il Trentino al Santuario della Madonna di Pinè per celebrare la Messa insieme al vescovo Lauro.
Il 2 giugno si è tenuto il 14° Pellegrinaggio dei Popoli al Santuario della Madonna di Montagnaga di Pinè, organizzato dal Centro Missionario.
9000. Una cifra significativa, che nessuno forse avrebbe sperato di poter registrare, ma a cinque mesi dall'inaugurazione, avvenuta lo scorso dicembre, il Polo diocesano intitolato a S. Vigilio muove i primi passi con slancio entusiasta..
Giovedì 26 maggio alle ore 19 in Cattedrale si tiene la celebrazione della solennità del Corpus Domini, presieduta dall'arcivescovo Lauro Tisi, a cui seguirà la processione fino alla chiesa del Santissimo Sacramento.
E' rientrato lunedì 9 maggio il pellegrinaggio diocesano che nell'Anno Santo della Misericordia ha visto un buon numero di trentini vivere a Lourdes un'esperienza di pregheira e di conversione. In settembre – dal 2 al 5 – la possibilità sarà offerta anche agli ammalati.
Giovedì 6 maggio 1976, ore 21.00.12 – ore 21.01.02: cinquanta interminabili secondi di terrore! Una scossa tellurica investe il Friuli (6,4° della scala Richter), con ulteriori fortissime scosse l'11 e il 15 settembre 1976. Il Friuli è in ginocchio.
Alle poche sale che avevano proseguito l'attività indipendente dai Comuni (Volano, Lavarone, Povo, per citarne alcune), si sono aggiunte negli ultimi anni sale che non avevano mai svolto attività, come Arco e Dro, o che hanno ripreso dopo una lunga interruzione come Mattarello.