I bambini dell’Africa piangono, come i nostri. Ma i ragazzi dell’Africa sorridono: sempre. Anche quando mani pietose li aiutano a staccare le bende, incollate alla carne viva, per una medicazione dolorosissima e con scarsi analgesici. “Centro di trattamento delle ulcere del Buruli”, un piccolo ospedale nella savana, a Konguanou, trenta chilometri a nord-est di Yamoussoukro, la capitale politica della Costa d’Avorio.