Età diverse, volti provati, entusiasmo più o meno celato, nel pomeriggio di festa musicale in Seminario. Sorprese promettenti, come le foglie di primavera (per usare l'immagine del direttore Caritas Roberto Calzà), a formare un gruppone immortalato dal nostro Gianni Zotta.
Ascolto, confronto, condivisione. Per i 200 giovani trentini la “72 ore senza compromessi” è stata anche questo: ascolto delle storie e delle vite delle persone ospitate nelle realtà di accoglienza; confronto con i propri compagni di gruppo; condivisione delle conoscenze e scambio personale.
Ben 200 giovani, da Trento e dalle valli, hanno raccolto la “sfida” lanciata dalla Caritas diocesana di Trento ad essere protagonisti di un progetto di carattere sociale a favore della comunità.
Il cosiddetto "welfare generativo" è stato il tema centrale del Convegno annuale della Caritas diocesana, svoltosi sabato 5 marzo presso la Sala della Filarmonica a Trento.
Rimboccarsi le maniche per raggiungere insieme uno scopo, ideare e realizzare un progetto sociale, fare qualcosa di concreto per gli altri, senza compromessi e “fino all’ultimo secondo”. E' lo spirito dell'iniziativa “72 ore senza compromessi”.
Molte sono le domande che la gente si pone circa l'accoglienza dei richiedenti asilo: ecco le risposte dei responsabili della Caritas e della Fondazione Comunità Solidale, Roberto Calzà e Cristian Gatti.
Sessanta giovani motivati e carichi di entusiasmo si sono ritrovati nel pomeriggio del 31 dicembre in seminario a Trento per dare ufficialmente il via al“Capodanno Capovolto”, l'iniziativa rivolta a volontari dai 18 ai 28 anni desiderosi di trascorrere la notte di S. Silvestro 2015 in modo diverso e solidale.
Le iniziative della Caritas diocesana per il tempo di Avvento-Natale 2015.
Una settimana intera – tre mattine e due giornate intere – per “toccare con mano” l'esperienza del volontariato.
Rapporto 2014: gioco azzardo tra i problemi emergenti. Calzà: "Cambia intervento: meno alimenti, più assistenza".
Non solo stranieri: cresce il numero degli italiani che si rivolgono ai servizi di Caritas e Fondazione Comunità Solidale. La piaga del gioco d'azzardo.
Da qualche giorno le opere degli studenti dell'Istituto delle Arti “Vittoria” di Trento abbelliscono il negozio di abiti usati “Altr'Uso”.