“Alto Adige” e “Sudtirolo”, sinonimi ma non troppo. Periodicamente in provincia di Bolzano qualche piromane riaccende la polemica sui nomi. Chi vuole cancellare, chi imporre, chi rivendica primogeniture e chi paventa pulizie etniche. Ma davvero esiste, per questa terra, un unico nome “giusto”?
Tra le tappe della visita bolzanina di Fischer una visita a Monumento alla Vittoria e in particolare al museo storico ricavato nella parte interrata. “Il Monumento alla vittoria contestualizzato e spiegato attraverso il museo assume un significato importante, questa è la soluzione migliore”, ha detto il Presidente austriaco.
La Via Vigilius è un percorso di 109, 2 chilometri a piedi in otto tappe che parte dalla stazione a monte della funivia di San Vigilio sopra Merano e arriva fino alla località Vela, vicino a Trento.
Si è ripetuta per l’ottava volta, nella serata di giovedì scorso, la marcia interreligiosa “Passi di Pace”. L’itinerario meditativo ha preso le mosse dalla centrale piazza del Grano, dove c’è stato il momento di apertura, e si è snodato per le vie del centro urbano, facendo sosta in alcuni dei principali luoghi di culto della città.
Il programma nazista di “eutanasia”, noto anche come “programma T4”, ha portato all’uccisione sistematica di decine di migliaia di persone. Alcune di esse provenivano dal manicomio di Pergine, altre da altri istituti di cura del Norditalia: come Rosa Unterweger, ora ricordata a Silandro da una stele commemorativa.
Un “catechismo per i gitani”: l’opera è stata realizzata grazie all’impegno di una famiglia di catechisti della parrocchia San Michele Arcangelo di Bressanone, i Millefiorini, che hanno vissuto con le famiglie del campo sosta una vera e propria esperienza di catechesi familiare.
Chiudere il confine del Brennero? Un passo indietro. È quanto afferma mons. Jakob Bürgler, amministratore diocesano di Innsbruck (la diocesi, lo ricordiamo, è in attesa della nomina di un vescovo), rispetto alla questione dei controlli alle frontiere austriache.
È in corso la lunga stagione elettorale bolzanina
Il progetto “Memory Sharing” ripropone le biografie delle persone che sono morte nei campi di concentramento. Il loro ricordo non viene tenuto vivo solo tramite le parole, ma soprattutto attraverso le (buone) azioni di chi partecipa.
Dopo le affermazioni del presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, la presa di posizione della Caritas diocesana e di altre organizzazioni coinvolte nell’accoglienza e accompagnamento dei richiedenti asilo.
Il 20 febbraio, anniversario della morte di Andreas Hofer, sono state consegnate a Innsbruck le onorificenze regionali. Tra i premiati di quest’anno anche tre altoatesini, Luis Vonmetz, già presidente dell’Alpenverein, Rut Bernardi, scrittrice e studiosa ladina, ed il noto teologo don Paolo Renner. Lo abbiamo intervistatoj.