La strada si stringe e si incunea tra le case in leggera salita. Bastano un paio di tornanti per raggiungere il campo, sorvegliato dal capitello degli “stropèri”, dedicato a San Lorenzo. La gente è già al lavoro e la vecchia mietilegatrice taglia e lega in mazzi le spighe di frumento.
Per sfidare mercati sempre più agguerrititi ed esigenti, la valle dei Laghi investe sul biologico.
Un ritorno alla natura e il piacere di godersi l'ambiente circostante dopo averlo coltivato in comune. E' partito nel mese di giugno il progetto OrtoLeno, avviato dall'associazione OrtiCorti di Rovereto.
L’altopiano della Paganella, tra qualche anno, diventerà un vero e proprio distretto dell’agricoltura biologica.
Settore ortofrutticolo +20,8%; bene il vitivinicolo e il lattiero-caseario. Ieri la presentazione dei dati
Fino a mercoledì a Vigalzano si farà il punto sulle malattie, con un'attenzione alla Drosophila suzukii.
Cinque minuti di furia della natura, una tempesta di vento e grandine che si è abbattuta sulle colture della Destra Adige e della Vallagarina. La conta dei danni, dopo il fortissimo temporale di domenica 11 maggio, è iniziata, ma ci vorranno ancora settimane per stabilire con precisione quanto effettivamente siano state colpite vigne, meli e ciliegi.
Una piantagione di alberi di caucciù in Costa d’Avorio ad Offa, piccolo sobborgo di Agboville. Al progetto concorre anche la parrocchia degli Stimmatini (Bertoniani) di Trento.
Il vino trentino: troppa la frammentazione e troppe le etichette, sbagliati nel passato i testimonial, necessità urgente quella di raccontare il vino collegandolo al magnifico territorio provinciale.
In quattro anni gli allievi dell'Istituto agrario di San Michele, che domenica 13 festeggia i 140 anni di vita, sono passati da 600 a 1000. Possibile il numero chiuso.
Un nuovo evento raccontato in diretta da Radio Trentino inBlu. Location inusuale: la cittadella della formazione e della ricerca targata Fondazione Edmund Mach.