“Racconteremo l’attualità ma con una chiave prospettica che ci consentirà di anticipare gli accadimenti italiani e internazionali”, così alla presentazione Francesco Giorgino, volto noto della televisione, ha raccontato il suo nuovo programma, in onda su Rai 1 dal mese di novembre.
Il titolo “XXI secolo, quando il presente diventa futuro” è già una chiara indicazione di come si muove il programma, dice la cifra che, più di tutte, lo accompagna: interpretare, cioè, gli accadimenti di oggi, cercando di immaginare quello che potrà accadere.
Francesco Giorgino per molti anni è stato conduttore del TG1, dove ha presentato l’edizione straordinaria del telegiornale in occasione dell’elezione di papa Francesco.
È autore nel 2019 di “Alto volume. Politica, comunicazione e marketing”, prefazione di Giovanni Orsina, un saggio che parla della trasformazione del mondo politico, nella stagione del primato dei dati e dei social network, dove a contare sembra essere più la rappresentazione mediata.
E la nota politica non manca certo in questo suo nuovo programma, dove sono stati presenti, fin dalle prime puntate, esponenti delle istituzioni a confrontarsi con i molti fatti di attualità.
Ma la novità che sembra essere più evidente in “XXI secolo” è la contaminazione dei linguaggi, c’è quello dei dati, che tanta importanza hanno nella nostra epoca e delle immagini, assieme a quello dei reportage dal mondo.
Non c’è contrapposizione in studio, come accade in tanti talk show, qui c’è un unico ospite, un “faccia a faccia” con personaggi del nostro tempo, a parlare delle principali sfide e delle grandi trasformazioni in corso, insieme a quelle che verranno.
C’è la pagina internazionale, a partire dai conflitti internazionali, con le notizie drammatiche degli inviati nelle zone di guerra in Ucraina e in Medio Oriente.
Si parla di economia con i temi della crescita e dell’occupazione nel nostro Paese, quella dedicata ai giovani, alle buone idee di chi muove i primi passi nell’imprenditoria.
Un racconto settimanale, a guardare gli inizi, ben riuscito, capace di farci fare un passo ad immaginare quello che potrà accadere, offrendo dati, argomenti e suggestioni che, come suggerisce quel sottotitolo, “quando il presente diventa futuro”, può aiutare a comprendere quello che succede, ma insieme le prospettive che potrebbero aspettarci.
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