Dalla palude delle colpe subite e compiute può fiorire il profumo del nardo della cortigiana che asciuga i piedi a Gesù
Una lettrice mi rimprovera benevolmente: "Comunque sei un po' troppo condiscendente con prostitute e adultere!!! E alle mogli non ci pensi?”. Devo pur dar ragione della speranza che c'è in me, ma ancor più dare una mano a Gesù che, Lui sì, appare fin troppo condiscendente con prostitute e adultere e sembra pensarci poco alle mogli. Anche se la moglie di Pilato ci fa la sua bella figura narrando al marito il suo sogno di non essere ingiusto con il Giusto. Le donne che accompagnano Gesù e lo sostentano? Almeno due sono mogli. Anch'esse precedono!
Ritornando al nostro mondo di sofferenza: "Per oltre un anno non ho mai visto la luce del sole e dopo sono stata rivenduta e sono finita sulla strada. Ogni giorno ho subito percosse, torture e minacce. Se non portavo i soldi che mi chiedevano c'erano altre violenze. Ma di noi perché nessuno si interessa?". Questa è una delle migliaia di donne chiamate "prostitute" ma in realtà vittime della tratta e della schiavitù di cui nessuno vuole parlare. In Italia, riferisce la Comunità Papa Giovanni XXIII, si stima che siano tra 75.000 e 120.000 le vittime della prostituzione. Il 65% è in strada, il 37% è minorenne tra i 13 e i 17 anni. Provengono dalla Nigeria 36%, Romania 22%, Albania 16,5%, Bulgaria 9%, Moldavia 7%. Le restanti da Ucraina, Cina e altri paesi dell'Est. 9.000.000 i clienti con un giro di affari di 90.000.000 di Euro al mese.
Le incriminate ci precedono perché? Spesso, nella loro grande maggioranza, non amano il male cui sono costrette dall'ambiente o dalle violenze e se ne libererebbero volentieri forse sognavano, e più che mai sognano, una vita di famiglia e di affetti quando hanno occasione di incontrarLo appaiono sensibilissime al messaggio di Gesù per la loro particolare situazione possono esser più capaci di stare in prima fila tra i poveri, le vittime della violenza e gli emarginati pagano più delle altre donne il maschilismo e i pregiudizi non si affermano tra i giusti e gli autosufficienti ma sono le più pronte a riconoscersi nel peccato e bisognose della misericordia di Dio spesso vivono nella loro triste condizione una vocazione al bene perfino dei loro clienti.
Per quelli che erano vivi e vitali nel 1943 e comunque per quanti si lasciano salutarmente incantare dalla musica di Bepi De Marzi: "Oh Joska, Joska, Joska salta la mura fin che la dura. Oh Joska, Joska, Joska salta la mura bala con mi". Joska la rossa, piccola contadina dalle scarpe rotte, rifugia il proprio spavento nell'accampamento degli alpini, allevia le loro sofferenze e forse dà sepoltura ai primi caduti. Misero sollievo. Dei 55.000 del corpo d'Armata Alpino in Russia, 3/5 periranno e un altro quinto riporterà in patria le proprie ferite e congelamenti. Negli ultimi anni di nazifascismo, mentre, a milioni, non ci eravamo neppure accorti dell'inumanità radicale delle leggi razziali, le "case chiuse" hanno nascosto e salvato bambini ebrei. I cuori delle recluse non erano chiusi!
Ma in che modo le prostitute ci precedono? "Se mai mi sposerò, mia moglie, amico mio, sarà una donna conosciuta in un bordello". L'espressione sbalordisce non solo noi, ma lo stesso smaliziato ricercatore (Charlie Barnao in "Le prostitute vi precederanno. Inchiesta sul sesso a pagamento”, Rubbettino Ed.) perché non è pronunciata da un soggetto maschio che vuol salvare una vita perduta o avventurarsi nel romanticismo o sfruttare ed usufruire di raffinate tecniche amatorie o non sa incontrare affettivamente. E' la sperimentata fiducia e rispetto verso un tipo di donna che ha sofferto per sopravvivere, spesso per salvare la famiglia, che sa capire al volo e, secondo lui, "non ti tradirebbe mai", che sa ridere della vita, che ha raggiunto una eccezionale capacità empatica e di adattamento, che sa distinguere i tempi di lavoro da quelli di sincera amicizia. Forse a qualcosa di simile pensava Gesù mentre pronunciava la frase che dona il titolo a questa riflessione. Dice: "Le meretrici vi passano avanti" (Matteo 21,31) e non dice "Vi passeranno". Il futuro che si legge nella Volgata sembra promettere un privilegio ai peccatori e fare un torto a quanti si dedicano onestamente o eroicamente al bene. Sarebbe, da parte di Gesù, un assurdo panegirico del vizio. Ma la ragione della costatazione di Gesù, con il verbo al presente, è chiara: gli empi (in quel momento davanti al Battista) hanno accolto l'invito al pentimento mentre i giusti – quelli che confidano nella loro giustizia che viene dal compimento delle opere della Legge (Fil. 3,6) – hanno rigettato il portatore dell'unica giustizia salvatrice, aperta da Dio in Cristo, e per questo sono stati esclusi o meglio si sono, per quel momento, esclusi dal Regno.
Per dirla col linguaggio di Formula 1, Gesù, con quel “vi precedono”, non parla di classifica finale bensì di qualifica per stabilire la griglia di partenza. Il peccatore è favorito, il presuntuoso svantaggiato.
Riemerge l'eco di una antica confidenza ricevuta: “L'essere prostituta è la mia vocazione. Accanto a uomini soli che non hanno altri strumenti per lenire il loro vuoto interiore e sentire una vicinanza". Umanità sorprendente, sport estremo che ci stupisce e sconcerta, ma ci costringe ad ammetterlo come possibile. "Noi siam come le lucciole – cantava l'800 – brilliamo nelle tenebre, schiave di un mondo brutal, noi siamo i fior del mal". Forse Gesù intendeva che non appena questo fiore conserva o acquista un petalo di umanità non è più possesso del Male.
Sperando di non incorrere in qualche denuncia per apologia di reato e prevedendo un supplemento di rimprovero dalla gentile lettrice di cui sopra, chiedo la protezione di due Sante, prime Apostole che, almeno loro, certamente ci hanno preceduto e hanno preceduto perfino gli Apostoli, maschi buoni e accostumati: la Samaritana, con cinque sbagliati mariti, a cui Gesù confida in anteprima il suo essere messianico, e come tale viene da lei annunciato al villaggio. Così pure la Maddalena, ex sette demoni, che lo annuncia agli Undici e si porta in testa alla classifica! Precedono perché ritengono di non aver nulla di cui vantarsi!
Dalla palude delle colpe subite e compiute può fiorire il profumo del nardo della cortigiana che asciuga i piedi a Gesù. Mentre il solerte capo sinagoga ristagna e pone riserve al riscatto. "I suoi molti peccati le sono perdonati perché ha molto amato", quando si è sentita amata da Lui. Il Padre non aspetta altro se non che il misero fiore del male si lasci trasformare in gioioso fiore del Bene.
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