Un’isola invasa dalle macchine, dalle strade e dal cemento, dove il principe che la regna è infastidito dai bimbi al punto da essere convinto che “i bambini sono barbari” e che “dove passano non cresce più l’erba”, è l’ambientazione di Generoso (Lapis; età +8), una storia vivace e divertente di Nicola Cinquetti.
Su quest’isola c’è anche un grande deposito di auto dismesse e, visto che il custode se ne è andato da poco, Generoso, un uomo tale di nome e di fatto, si offre di prendere il suo posto, anche perché nessun altro vuole farlo. Tra i rottami Generoso trova i pezzi per costruire una grande astronave con la quale porta in giro i bambini come fosse una giostra, visto che sull’isola di parchi-gioco non ne è rimasto nemmeno uno.
Il principe Marcello, invidioso di questa macchina e del successo che riscuote, offre a Generoso in cambio dell’astronave, tutto quello che vuole, pensando che Generoso, buono com’è, avrebbe chiesto un nonnulla. Invece Generoso chiede di diventare principe dell’isola. Così, anche se Marcello si sente truffato, i due si scambiano le vite e, pian piano, il verde e i giochi dei bambini ricominciano a rallegrare l’isola, mentre Marcello e Generoso… non sveliamo il finale, anche se, a questo punto, è abbastanza intuibile. Lasciamo al lettore il piacere di scoprire come va a finire questa storia semplice e di facile lettura in cui i buoni sentimenti la fanno da padrone.
Non è, però, una storia sdolcinata né didascalica. L’abilità di scrittura dell’autore e il rispetto con cui si rivolge ai suoi lettori si riconoscono anche in queste pagine piene di trovate di fantasia, come se la narrazione fosse costruita seguendo il filo delle associazioni che da una parola conduce ad un’altra, e poi ad un’altra ancora. Una storia improbabile, ma scritta bene. Una storia che rispecchia il modo in cui i bambini giocano e raccontano i loro giochi, inventando, esagerando, rasentando l’assurdo, convinti, comunque, che tutto sia vero. Una lettura gradevole e poco impegnativa, buona per il relax dei giorni di vacanza quando tutti, anche i bambini, devono poter godere di un po’ di leggerezza.
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