Una principessa un po’ sui generis

Protagonista, suo malgrado, de Lo strano caso della principessa sul pisello (Biancoenero; età +8) è il principe Pete che non è assolutamente pronto per sposarsi. Ha solo 11 anni e al matrimonio non ci pensa nemmeno. La Regina, sua madre, non è della stessa opinione, mentre il Re, suo padre, non prende posizione. Per delle nozze reali serve pensare a tante cose e poi c’è “da fare anche la «cosa» con il pisello” per trovare la principessa giusta. Pete ne è molto sconcertato, ma sua madre è convinta dell’infallibilità di questo metodo. Unica consolazione: ci vorrà un’eternità a trovare una vera principessa giusta per lui e a organizzare il matrimonio, tanto che, forse, per allora, Pete sarà già in pensione. Un giorno si presenta a palazzo Patty, una ragazza dall’aspetto trasandato, che afferma di essere una principessa. Per scoprire se è vero la regina pensa di mettere in pratica il metodo del pisello. Pete, dal canto suo, è felice che sia arrivato qualcuno con cui giocare e divertirsi. Nel frattempo tutto ciò che sua madre escogita non ha molto senso, come inefficaci risultano i suoi stratagemmi per far sposare Pete con quella che pensa essere una vera e ricca principessa.

La rivisitazione delle fiabe in chiave moderna e ironica non è una novità. è, comunque, sempre coinvolgente per i bambini confrontarsi con le nuove versioni, spesso molto simpatiche e divertenti. Il presupposto è che conoscano quella originale per poter godere appieno delle modifiche apportate.

Questa storia proposta da Kaye Umansky è esilarante e fa letteralmente scoppiare a ridere forte i giovani lettori. è una storia che, sovvertendo le convenzioni della fiaba tradizionale, va contro molti stereotipi. A differenza della fiaba originale con il “solito” principe valoroso e la “solita” principessa timida e sognatrice, l’autrice presenta personaggi nuovi, ben caratterizzati, con pregi e difetti particolari: il principe è un ragazzo intelligente, poco sportivo e anche un po’ pauroso. Patty, invece, è energica e arguta, vivace e sempre in mezzo a situazioni pericolose. Anche le avventure che i due vivono insieme non sono tipicamente fiabesche. Il risultato è un libro scritto bene, in prima persona, con ritmo incalzante e ben sostenuto. è, inoltre, un libro ad “alta leggibilità” con caratteri tipografici chiari, interlinea larga, testo non giustificato e netta divisione tra i paragrafi, tutti aspetti che, insieme alla carta opaca color crema, facilitano la lettura a tutti i bambini, anche a quelli con qualche difficoltà.

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