Una nuova, strana maestra: e Teschio indaga, in un graphic novel “ad alta leggibilità”

I graphic novel sono da qualche anno un genere trainante dell’editoria, compresa l’editoria per bambini e ragazzi. Ce ne sono per tutte le età e per tutti i gusti in quanto, come la narrativa, offrono storie diverse affrontando le più varie tematiche. Rispetto ai fumetti, di solito prodotti seriali, i graphic novel sono generalmente autoconclusivi come i romanzi, la storia che raccontano, cioè, si esaurisce in un unico volume o, al massimo, pochi altri. I graphic novel per i bambini alle prime armi con la lettura sono un prodotto interessante perché mescolano immagini, fumetto e narrativa in maniera divertente e accattivante. Questa compresenza di codici diversi, infatti, oltre ad essere attraente, facilita un po’ gli “apprendisti” lettori nel comprendere ed apprezzare, anche da soli, le storie che raccontano.

Tra i graphic novel per i bambini, indicativamente, di seconda della scuola primaria, troviamo quelle con protagonista la Ciurma di Monte Quiete, una banda di bulli che ne combina i tutti i colori. Dopo “Sgrunt!” e “Testone”, è appena uscito “Mi chiamano Teschio” (Sinnos; età 7+), terzo titolo della trilogia di Monte Quiete, il paese dove vivono 54 gatti, 37 cani e 345 persone, e in cui non succede mai nulla, ma dove, in realtà, accadono le cose più incredibili. Fanno parte della Ciurma Tozzo, Smilzo e Teschio, tre ragazzini terribili che amano tormentare i gatti del paese e, soprattutto, un loro compagno di scuola, il povero Giustino. In questo ultimo libro la situazione però cambia. è arrivata, infatti, una nuova maestra che i ragazzi subito definiscono strana, una sorta di strega, soprattutto per il nome che porta, Atena, e per la sua abitudine di andare di notte nel cimitero, seguita da cinque gatti. Teschio, il capo della banda, non può non indagare su queste uscite sospette e, una sera, decide di seguirla. Nell’oscurità del camposanto, però, ciò che Teschio si trova di fronte smentisce tutte le sue più orrende previsioni e alla fine … .

Le storie di questa trilogia sono storie interessanti per un settenne, piene di battute, ironia e colpi di scena a sua misura. La grafica è graffiante e sfidante, ricca di dettagli importanti da osservare per seguire bene gli eventi. Niente sa di “bambino piccolo”, né di buonismo, ma tutto, nell’insieme, si combina intelligentemente per creare situazioni tanto serie quanto divertenti in cui, senza far perdere il ritmo alla narrazione, si mescolano avventura, horror, spietatezza e gentilezza.

Una storia esilarante e spassosa con cui divertirsi e fare nuovi passi nel mondo della lettura in autonomia, grazie anche alle sue caratteristiche di alta leggibilità.

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