Sul finire del 1200 si trova scritto un de Nago e più tardi de Nacu. L’origine è assai incerta. Alcuni storici propendono per Benacus, antico nome del Garda. Torbole è documentato come Turbule fin dal XII secolo. In dialetto si dice Tòrbol, “torbido”, dal latino turbulus alludendo al terreno paludoso della foce del Sarca. Nel medioevo Torbole e Nago erano una sola comunità regolata da statuti.
Dei conti d’Arco, Torbole nel XIII secolo cadde nelle mani dei Castelbarco e nel 1438 fu saccheggiato dalle truppe del Gattamelata. Nel 1703 fu distrutto dal Vendòme. Nago è stazione turistica nota e frequentata. La china che scende a Torbole è urbanizzata e dominata da castel Pénede. Il porticciolo è costellato di alberghi e negozi. Ospite illustre fu il poeta tedesco Goethe.
Lo stemma è tradizionale, desunto da antichi mosaici e bassorilievi. È stato adottato il 23 settembre 1982 e non ha un chiaro significato. In alto su campo rosso reca in argento e nero due torri in prospettiva, una sinistra la più alta con quattro finestre; l’altra solo due, merlate alla guelfa e sormontate da un cavallo bianco rampante. In basso uno specchio lacustre increspato d’azzurro e argento. Gli ornamenti sono di Comune con fronde non legate.
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