Ziano di Fiemme, turismo diffuso e grandi segherie

Il nome originario era solamente Ziano fino al 12 gennaio 1955. Poi vi è stato aggiunto quello della Valle. A fine 1200 era citato come de in Zullano, ma nel 1234 si citava come subtus Montem Ziani. Deriva dal nome personale latino Julius attraverso una formazione prediale con suffisso -anus ( Julianus, “terra di Julius”).

Di Ziano si parla per la prima volta nel 1188. Prima esisteva un castello che dipendeva da quello di S. Giorgio degli Eppan che per mezzo degli Enn possedevano la Contea di Castello, Capriana, Valfloriana e Stramentizzo. Con Panchià e Ziano facevano parte del Quartiere e della Regola di Tesero. Vi si distaccò a metà del XVIII secolo diventando Comune autonomo. Il turismo si è affermato largamente e affianca industria, artigianato e commercio. È sede delle più grandi segherie del Trentino e ospita quella della Magnifica Comunità di Fiemme.

Lo stemma è stato riconosciuto ufficialmente in epoca fascista (12 febbraio 1930) e non ha una interpretazione originaria. Su campo azzurro esso raffigura al naturale una Venere con delfino. Gli ornamenti esteriori sono di Comune con fronde fruttate di alloro e di quercia legate da un nodo in argento connoccheenastriazzurri.

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