Toglie

È sempre Lui che toglie. E ne ha il diritto perché tutto vada a paradossale piena realizzazione

"Il Signore ha dato il Signore ha tolto! Sia benedetto il suo Nome" dice Giobbe alla moglie di poca fede. Infatti è il Signore che dà. Sia pure attraverso la Natura, le relazioni o le mie lodevoli industrie, è Lui il primo e l'unico che veramente dà. Grande arte nella vita quella di accorgersi e gustare che tutto quel che si è giunge in dono. Dono materno. Non per burocrazia, per pacco postale, per cinghia di trasmissione, per deriva o per forza di gravità. Neppure per fatalità cieca, per legge o freddo meccanismo. Dono di tenerezza,sogno trepidante.

Ma anche nega. Dal bimbo handicappato per negligenza umana o per legge di natura, fino al più sublime dei Premi Nobel, a ognuno viene negato qualcosa. Non posso esser campione olimpionico in tutte le discipline, neppure un genio in tutte le scienze, tutto sentimento e tutto razionalità, perfetto nelle relazioni sociali e nella pensosità interiore, artista e tecnico, capace di sintesi e di analisi, musicista e matematico. Assommare tutte le doti dei miei quattro nonni ed eventualmente dei miei 8 bisnonni. Nascendo ricevo mille doni ma innumerevoli mi vengono negati. Perché come contenitore sono limitato, perché altri 998 piedi mi sarebbero piuttosto di inciampo che da trasporto, perché ho perso il turno di nascere Primo e Infinito.

"Muore anche il Mare", dice Garcia Lorca. Ogni creatura ha un limite che la definisce. Confini che la contengono ma la caratterizzano e la fanno essere se stessa. E a noi che, come bambini, vogliamo tutta la marmellata della dispensa Dio nega. E in questo negare un po' si dispiace e un po' si diverte. E ci apprezza perché siamo tutti in qualche modo violinisti che suonano con una corda mancante. Poteva negare un po' meno ma ci avrebbe tolto spazio e meriti. Poteva negare un po' di più ma correva il rischio di ottenere un nostro legittimo ammutinamento. E così siamo qua: allo stesso tempo donati e negati. Grande arte quella di ospitare i limiti.

Vuole donare, deve negare ma si ricorda anche che in ebraico "Giuseppe" significa "Dio aggiunge". Racconta un Anonimo: "Una notte ho sognato che era stato aperto un negozio con la scritta 'Doni di Dio'. Entrai e vidi un angelo dietro il bancone. Meravigliato gli chiesi: 'Che cosa vendi, angelo bello?'. Mi rispose 'Ogni ben di Dio'. 'Fai pagare caro?'. 'No, i doni di Dio sono tutti gratuiti'. Contemplai il grande scaffale pieno d'anfore d'amore, flaconi di fede, pacchi di speranza, scatole di salvezza… Mi feci coraggio e chiesi: 'Un po' d'amore di Dio, tutto il perdono, flaconi di fede, pacchi di speranza, scatole di salvezza…' L'angelo mi preparò tutto sul bancone, ma grande fu la mia meraviglia, quando vidi che tutti i grandi doni che avevo chiesto stavano in un piccolissimo pacchetto, talmente piccolo da perdersi nella vastità della mia mano. Esclamai: 'Tutto qui!?'. L'angelo, solenne, mi rispose: 'Eh si, mio caro: nel negozio di Dio non si vendono frutti maturi, ma soltanto piccoli semi da coltivare'. Grande arte questa di coltivare i semi”.

E a un dato punto toglie. Toglie una persona cara, un punto di successo, un briciolo di salute. Lascia al suo luogotenente, che è la natura, di farci perdere un tantino di memoria, la pelle liscia, 14 capelli, qualche colore, qualche calore e splendore, dell'agilità e dell'inventiva sia pure concedendoci saggezza ed esperienza, umorismo e senso del relativo. A volte toglie per mezzo di qualche violento, di qualche geloso, di qualche ingordo o di qualche pazzerello. Ma è sempre Lui che toglie e ha il diritto di togliere perché tutto vada a paradossale piena realizzazione. La Morte è il suo tecnico più specializzato per togliere tutto e moltiplicare tutto. Grande arte di libertà il saper perdere e il saper vedere oltre.

In questo gioco ai quattro cantoni (dona, nega, aggiunge, toglie ) la conclusione è un lieto fine. Moltiplica. Siamo suoi Figli e perciò Suoi eredi. Lo vedremo come Egli è, cioè tutto dono. Vivremo ammaliati, estasiati della sua stessa felicità. Un attimo di durata eterna. Un'eternità affascinante come un attimo. Sazi e assetati di Lui.

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