Si sta concludendo la stagione teatrale promossa dal Comune di Brentonico. Sabato 23 aprile, a due giorni dall’anniversario della Liberazione, sarà proposto alle 21 “The beat of Freedom”, tratto da “Io sono l’ultimo”, il testo in cui Annita Malavasi, la partigiana “Laila”, ha cominciato a parlare d’amore.
Ci teneva a dire una cosa, soprattutto: fu tra i partigiani che, per la prima volta, uomini e donne ebbero pari dignità e che l’uguaglianza sancita dalla Costituzione a guerra finita, non fu un regalo ma una conquista e un riconoscimento. Le lettere raccolte dalla Malavasi nel libro sono un’autobiografia collettiva di giovani accomunati dall’aver condiviso un tempo e un Paese, che a un certo punto sentirono l’esigenza di cambiare.
“The beat of Freedom” cerca di restituire ai ragazzi e alle ragazze di oggi lo spirito di questo racconto corale sul sogno rock di un Paese di persone uguali nei diritti e libere. Per ogni replica Fabio Babich realizza nove tavole, nove opere uniche ispirate ad altrettante lettere di partigiane e partigiani tratte dal libro. Le mani dell’artista sono sempre presenti nell’inquadratura della videocamera, in modo da permettere agli spettatori di seguire la costruzione dell’immagine attraverso ogni singolo tratto del pennello o della matita.
La libertà come pulsazione, come battito che scuote. Un ritmo nuovo, che sconvolge, parla di giovinezza e ribellione. Con questo spirito Marta Cuscunà trascina il pubblico, intrecciando le voci dei partigiani a quelle di Patti Smith, Lou Reed, Alanis Morissette, Green Day in una partitura musicale che tenta di scavalcare i confini della storia e unire tre generazioni.
Marta Cuscunà è nata a Monfalcone, piccola città operaia famosa per il cantiere navale dove si costruiscono le navi da crociera più grandi del mondo, e per il triste primato dei decessi per malattie causate dall’amianto. Forse la sua origine l’ha portata da subito ad un teatro di impegno civile. Dal 2009 fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies. Lo scorso gennaio su Rai3 ha partecipato al programma “La fabbrica del mondo” di Marco Paolini e Telmo Pievani; un viaggio in tre puntate per raccontare quanto il cambiamento climatico e lo sfruttamento delle risorse naturali siano presenti nelle vite quotidiane. Immedesimandosi in uno stormo di corvi ha offerto una prospettiva diversa sulla nostra specie, sui danni che l’umanità ha combinato e sulle possibilità di rimediare.
Informazioni: Comune di Brentonico, tel. 0464399136, www.comune.brentonico.tn.it.
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