Suspence e colpi di scena, oltre l’incomunicabilità

Lynne Kelly, Denise Silvestri (trad.), Il canto della balena, Mondadori, 2024, pag. 240, euro 17 ,00. E-book disponibile. Età 11+

La sordità non ha mai rallentato Iris, la ragazzina di 12 anni, protagonista di Il canto della balena (Mondadori; età 11+). A scuola Iris è l’unica bambina sorda e, nonostante sia accompagnata da un’interprete, la frustrante insegnante Conn, non si trova a suo agio, anche perché o viene ignorata da tutti o assillata dalla sua compagna di classe Nina, che la vuole assolutamente aiutare. I suoi genitori sono udenti, mentre i suoi nonni materni non lo erano e con loro Iris aveva un rapporto molto stretto, ma la nonna si è chiusa in se stessa dopo la morte del marito, mentre la madre di Iris esprime tutte le sue ansie riguardo al bisogno della figlia di una comunità sorda. Iris ha una grande passione per i componenti elettronici che un po’ l’aiuta nel farsi qualche amico. Un giorno, durante l’ora di scienze, l’insegnante parla alla classe di Blue 55, una balena solitaria che non riesce a comunicare con le altre, perché “sintonizzata” su frequenze diverse. Iris percepisce subito un’affinità con questo animale e le viene l’idea di aiutare il cetaceo sfruttando le sue capacità tecnologiche per trovare il modo di comunicare con lui. Ma c’è un piccolo problema: la balena si trova al largo delle coste dell’Alaska a quasi tremila miglia dalla casa di Iris in Texas. Iris, dopo tanta insistenza, riesce a convincere la nonna ad aiutarla e così, senza farsi scoraggiare, intraprende un avventuroso viaggio per incontrare la balena e assicurasi che possa essere finalmente ascoltata.

Questa storia è molto particolare, ha una trama veloce e un ritmo sostenuto, con diversi colpi di scena e un continuo spostamento tra i luoghi e le persone che costellano il viaggio di nonna e nipote. Scritto da un’interprete di lingua dei segni, il romanzo incorpora elementi importanti della cultura sorda e dell’ampiezza e ricchezza dalla lingua dei segni, facendo, comunque, come lei stessa ha dichiarato, delle notevoli concessioni ai lettori udenti nel riportare le conversazioni in modo appropriato e in un linguaggio fluente.

Anche se le scene finali, ricche di suspense, mettono a dura prova la credulità, e le descrizioni delle frequenze e delle riparazioni radio sono a tratti un po’ lunghe, nel complesso il libro ha una sua buona energia e riesce a soddisfare il lettore.

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