Marzo è appena iniziato, ma l’aria di primavera già si sente. Le giornate si allungano piano piano e le temperature non sono più così rigide. Si aspettano i primi fiori e il ritorno delle rondini che, come ogni anno, all’avvicinarsi del freddo autunnale, lo scorso anno a milioni si sono messe in viaggio verso i caldi climi africani dove passare l’inverno, dopo aver nidificato in Europa durante l’estate.

Diario di una rondine (Caissa; età +7) racconta il viaggio di una di queste rondini, seguendola nel suo volo autunnale dopo essere nata in primavera sotto il tetto di una fattoria irlandese, attraverso mari, montagne, deserti e foreste pluviali fino all’estremità meridionale del continente africano, per poi tornare in Europa la primavera dopo.

Non è una storia, un racconto in senso stretto, né si tratta di un libro di divulgazione. è un’interessante combinazione di entrambe le cose. Il libro, infatti, mescola elementi scientifici sugli uccelli e sui posti in cui vivono o che sorvolano, a elementi narrativi in forma di diario. Questo permette da una parte una lettura facile e discorsiva che, condivisa ad alta voce, è adatta anche per i bambini più piccoli. Dall’altra il libro, all’interno della narrazione stessa e attraverso il prezioso apporto delle illustrazioni, offre diverse informazioni scientifiche che rispondono a quelle domande che spontaneamente vengono in mente ai ragazzini più curiosi o particolarmente interessati al tema del libro e a tutto ciò che gira intorno alla vita di questi uccelli quando sono in volo e quando non vivono qui da noi.

Raccontata come una grande avventura, la migrazione di questi piccoli uccelli capaci di volare per migliaia di chilometri, rappresenta un’originale tipo di lettura che non si dilunga in spiegazioni scientifiche, né le ignora completamente, rischiando la banalità.

La curiosità e lo stupore per il viaggio e per ciò che una rondine vive nell’arco dell’anno è la chiave per affrontare queste pagine illustrate con semplicità e maestria da bellissimi acquerelli.