A metà del XIV secolo era citato come de sporo minòre, anteriormente era Neuspaur (“Sporo nuovo”). Il toponimo era composto con Sporo che in origine designava l’intero insediamento sulle rive dello Sporeggio. Divenuto “Minore” dopo un’antica divisione del territorio e della comunità di Spor, un tempo estesa dal Fausior a S. Maria Flavona, il villaggio allargato ai piedi del Doss Brozara e del Dosso Pégol fu interessato al transito in epoca romana. Il castello di Sporo Rovina (1100) fu di Valemaro di Burgstall, capostipite dei potenti conti Spaur. Nel 1419 vi morì il vescovo di Trento Giorgio di Lichtestein, sembra, avvelenato da Pietro Spaur. Il paese, operoso centro frutticolo, ha due chiese: la parrocchiale dell’Addolorata (1873) e la chiesa del cimitero (1468).
Lo stemma del Comune di Sporminore è stato adottato il 16 dicembre 1986 e ricorda il territorio (i due torrenti e i ruderi di Castel Rovina) e gli ideali della vita associativa (la stella). Su sfondo rosso reca un monte verde nascente da due torrenti d’azzurro e d’argento posti in punta, caricato da una torre diroccata d’argento, accostata da una stella d’oro a cinque punte. In capo, su campo azzurro, reca una corona murale di cinque merli ghibellini d’oro.
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