Splendida echinacea

SPLENDIDA ECHINACEA. Settembre può regalare ancora tante soddisfazioni in giardino. Molte piante salgono nuovamente a fiore: rudbeckia, ibisco, passiflora, clematis, salvie. Tra tutte però l’echinacea pare non avere rivali. E’ una grande margherita colorata che inizia a fiorire già da luglio e continua fino al primo autunno, grazie alla lunga durata dei capolini. L’echinacea è rustica, rimane in giardino per anni e si diffonde dai suoi stesi semi. Molte sono oggi le varietà e moltissimi i colori dei fiori. A fine fioritura non tagliare i capolini perché se ne ciberanno gli uccelli (dei semi ovviamente).

Questa pianta è una delle officinali più usate nella “medicina dei semplici” in quanto rimedio a molti mali del corpo.

VERZE CRUDE. L’autunno è alle porte e anche le poche verze che abbiamo trapiantato nell’orto stanno ingrossando il cuore diventando bianche e croccanti. Per molte massaie sono il terrore del focolare, nel senso  che durante la cottura l’ortaggio emana il caratteristico odore non a tutti gradito. Pochi sanno che le verze si possono consumare crude. Per chi ama sapori dolci infatti la verza cruda è un piatto di verdura consigliato. Lo stesso discorso vale anche per i cavoli cappucci, ottimi crudi, ma anche come contorno. Il cavolo violetto, dalle foglie viola brillante, o quello tondo rosso, per la variante di colore, rispetto al cappuccio bianco classico, per il sapore  molto dolce, è particolarmente consigliato e salutare. Consumato con olio, sale e pepe, può essere impreziosito dall’aggiunta di un po’ di zenzero o di cumino. Sarà una prelibatezza, amata anche dagli chef stellati!

LAVANDA DA POTARE ADESSO. La lavanda merita un posto privilegiato negli angoli di orti e giardini, dove la troviamo isolata o a formare profumate bordure. Essa dà al luogo un grande contributo estetico, ma si presta anche ad un molteplice uso erboristico e casalingo. In casa diffonde una piacevole fragranza che elimina i cattivi odori e tiene lontani insetti e tarme. Quanti non ricordano i sacchettini delle nonne messi tra la biancheria nella cassapanca delle stanze da letto? Per la salute ha invece comprovate proprietà rilassanti e antisettiche. Ottimo l’olio essenziale molto usato nella farmacopea, anche ufficiale.

La pianta va però potata regolarmente due volte all’anno. La prima a metà marzo con tagli radicali che stimolano lo sviluppo di nuovi getti e aiutano a rinvigorire l’arbusto. La seconda a fine fioritura, quindi adesso. Si devono tagliare gli steli sfioriti. Questa seconda potatura aiuta a mantenere compatta e ordinata la vegetazione.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina