Mi hai ricordato che sono sgorgata, sgorgato dal Tuo Amore. Qualcosa d’irresistibile. Non avresti saputo non volermi. Non eri obbligato da nessuno, nemmeno da Te. Tu che sei Padre non eri obbligato. Tu che sei Figlio non eri obbligato. Tu che sei Spirito non eri obbligato. Ma voi Tre, Tu, non potevate, non potevi fare a meno di noi umanità.
Ti sei reso disponibile con entusiasmo, anche alla mia esistenza. Non l’hai decisa Tu soltanto, l’hai affidata alle vicende umane, alle posterità umane. L’hai affidata a mia madre, a mio padre,legata al loro esistere al loro incontrarsi, al loro decidere di volersi bene, di stare assieme, di volermi. Per lo meno di accettarmi.
Totalmente Tu disponibile a me e totalmente Tu rispettoso della volontà dei tuoi strumenti.
Mi volevi se mi volevano.
Non hai fissato Tu il numero degli abitanti di questo mondo. Non hai deciso Tu, se alla fine dei secoli saremo un totale di venti miliardi o di duecento miliardi. In qualche modo hai consegnato a tutti noi il Tuo amore per noi il numero di questi amori che Tu ami. Ma appena la scintilla di ognuno di noi scocca, ed entriamo nella vita, Tu ti precipiti con tutto Te stesso senza riserve, senza limitazioni e per sempre.
Non mi vuoi per scherzo, non mi accogli in maniera dilettantesca, non mi ricevi con beneficio d’inventario. Appena appaio il Tuo abbraccio è totale! Il Tuo abbraccio sei Tu stesso! Il Tuo dono sei Tu, interamente e per sempre!
Non mi hai imposto, non ti sei imposto, ma ti sei reso totalmente accogliente e adesso a nessun patto accetteresti che io non sia.
E se io ti rifiutassi per assurdo eternamente, io sarei il tuo rimpianto eterno. Io sarei la tua disperazione.
Il Dio che non è più Dio del tutto, il Dio che perde un pezzo di se stesso, l’Amore mutilato, l’Amore negato, l’Amore che cade nel vuoto come un uccello ferito ad un’ala, come un aquilone che precipita e si schianta.
Così sarebbe il Tuo amore nei miei riguardi. Continuerebbe ad esistere e a piangere. Piangeresti sulla mia morte e sulla Tua morte.
Sono accolta-accolto totalmente, ti sto a cuore, Tu fai il tifo per me. Mi mandi il Figlio, mi mandi lo Spirito e mi ricordi che l’uomo che sono io, la donna che sono io è creato dal Padre perché io conosca Te e mi senta conosciuto da Te e perché questa relazione sia per sempre e sempre più profonda.
Il tempo di meditazione che faccio ogni giorno non è un oggetto super erogatorio, un epifenomeno, un’aggiunta alla sostanza della vita ma è il momento che mi ricorda l’essenza vera della vita: essere in relazione con Te, perché in ogni istante Tu mi sospendi sul nulla, mi tieni nell’esistenza, mi tieni nel Tuo palmo, mi depositi nel Tuo cuore.
Se per un istante Tu ti dimenticassi di me io scomparirei nel vuoto, dovrei essere ricreato.
Tra voi, Padre Figlio e Spirito tutto è relazione: il Padre è il Padre del Figlio, il Figlio è Figlio del Padre e lo Spirito è l’Amore tra il Padre e il Figlio e io sono persona perché sono in relazione. In relazione essenziale, sostanziale con Te e in relazione di arricchimento con le sorelle e i fratelli che vivono intorno a me, nella mia vita e con tutti gli antenati che hanno costruito questo mondo.
Tu sei l’artista della relazione, il fanatico della relazione. Tutto ciò che non è relazione diventa nulla per Te.
Fa’ che aumenti la mia capacità di relazionarmi con Te, con me, con ogni creatura che incontro nella vita anche con le creature inanimate, e con gli animali, con le piante.
Fa’ che crescendo come relazione cresca come persona e che cresca come persona perché la relazione mi insegna ad amare e diventa amore.
Tu che sei Amore non puoi altro che dare vocazioni di Amore. Tu mi chiami ad un Amore più grande. Come dicono gli innamorati: oggi più di ieri e meno di domani.
Che Tu sia il mio crescendo. Per Cristo nostro Salvatore. Amen.
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