SETTEMBRINI, FIORI D’AUTUNNO. Da settembre a tutto novembre si possono scorgere in molti giardini e angoli di orti vistose bordure di “Settembrini”. Il nome volgare corrisponde a quello degli Astri che in latino significa “stella” come ricorda la forma del fiore. Gli astri si distinguono formando due grandi gruppi: gli astri con fiori grandi dai colori brillanti e i settembrini dal fiore piccolo con struttura e portamento leggero, più longevi dei primi e immuni dal mal bianco.
Sono piante erbacee perenni molto rustiche e resistenti che si adattano alle più diverse condizioni di clima e terreno. Formano cespi alti e forniscono fioriture durature.
Esprimono il meglio di sé se posti a mezz’ombra e terreni in freschi. La pianta non teme il freddo e il caldo. A fine fioritura gli steli vanno tagliati a pochi centimetri dal suolo. Ricaceranno prontamente a primavera. Negli ambienti tradizionalmente freddi il cespo va protetto, coprendolo con foglie secche, paglia o sacchi di juta. L’astro fiore rustico e quindi consigliato a chi si dedica al giardino da neofita o per chi ha poco tempo.
SEMINARE LE “PUNTARELLE”. Le “puntarelle” sono ortaggi autunnali che vanno seminati proprio adesso per la raccolta e consumo nel tardo autunno. Sono una varietà di cicoria o catalogna (Chicorium intybus) caratterizzata dai tanti fitti germogli al centro , cioè nel cuore del cespo, avvolti da foglioline lunghe e sottili. Per questo si chiamano “puntarelle”, la pianta che viene raccolta e consumata. Hanno consistenza croccante e sapore delicatamente amarognolo che ricorda quello degli asparagi. I buongustai le apprezzano crude e condite in insalata. Se insaporite da qualche acciuga assumono un tipico e gustoso sapore. L’ortaggio vuole terreno profondo e morbido meglio se misto a sabbia cosa che assicura un buon drenaggio. Prima della semina fertilizzare con organici (letame o compost) e un concime chimico a pronto effetto. Seminare a spaglio, dopo una quarantina di giorni nasceranno le piantine che vanno trapiantate a distanza di 25 cm.. Per gli amanti le puntar elle si possono riseminare a fine inverno per raccolte nel periodo pasquale.
GIGLI STENTATI. “Quest’anno piantato dei gigli di colori diversi in un terreno prima a prato. Le piante sono cresciute poco ed esili, hanno fiorito altrettanto poco e con colori sbiaditi. Perché? (Lina di Arco). Lo stentato sviluppo dei gigli va ricercato nel substrato poco idoneo, vale a dire troppo pesante o povero di nutrienti. Premesso che i bulbi trapiantati devono essere sani e interi, va detto che il terreno di coltivazione deve essere “grasso” soggetto a lavorazioni e concimazioni precedenti, profondo e ben drenato. Dopo il trapianto fornire del concime ricco di azoto e fosforo e potassio. Quest’ultimo elemento accentua il colore dei fiori.
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