La famiglia. Cos’è la famiglia? Rispondiamo da un punto di vista cinematografico: una miniera. Il cinema, infatti , ha scavato e continua scavare dentro alla “famiglia” e ad estrarre commedie famigliari, drammi famigliari, orrori famigliari, saghe famigliari e chi più ne ha più ne metta.
Negli ultimi tempi, poi, la voglia di famiglia sembra avere conquistato Hollywood, basti pensare agli ultimi Oscar dove il tema era presente in maniera forte nelle candidature al miglior film (il vincitore “CODA – I segni del cuore”, ma anche “Belfast” e “Una famiglia vincente”). Non dimentichiamo che “Encanto” vincitore della statuetta per il miglior lungometraggio animato, parla di famiglia, delle sue potenzialità e, soprattutto, delle sue fragilità.
In questa cornice, si colloca anche “No Time to Die”, ultimo capitolo della saga di James Bond con Daniel Craig protagonista. Chi scrive non è un fan della saga che ha portato sullo schermo l’agente segreto britannico creato da Ian Flaming. Sono invece un fan della saga con Daniel Craig. Perché? Perché ha saputo introdurre elementi di rinnovamento “rivoluzionari” senza spostare di un centimetro gli elementi chiave del personaggio. Il Bond con Daniel Craig ha virato fortemente sull’action, con scene mozzafiato, inseguimenti e sparatorie che certamente hanno allargato la base dei fan. Ma il cinema action porta con sé un elemento fondamentale: il protagonista si trova in condizioni in cui può rimanere pericolosamente ferito. O addirittura morire.
Dispiace deludervi, ma no, non è Ana De Armas la “conquista” di Bond. Il James Bond di Craig è un eroe tutto d’un pezzo, spietato come si addice ad un agente “con licenza di uccidere”, non fragile, ma vulnerabile: nell’arco di cinque film lo vediamo sull’orlo della pensione perché è semplicemente “vecchio”, sbaglia il bersaglio e, soprattutto, si innamora. “No Time to Die” parte da qui, da un Bond innamorato che crede di essere finalmente fuori servizio ma che dovrà tornare sul campo e, stavolta, non lottare solo contro il pazzo di turno che vuole conquistare il mondo ma difendere ciò che scopre di avere di più caro: una famiglia.
Nell’epoca segnata dal terrore degli spoiler quota è una bella botta per chi non ha ancora visto il film ma fidatevi, “No Time to Die” ne riserva molte altre. E dopo questo film 007 non sarà più lo stesso. In tutti
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