Un giornalismo che consumi la suola delle scarpe, che scovi le notizie sul territorio e in particolare nelle valli, ma anche un giornalismo attento ad una dimensione globale, sempre più connessa con quella locale. Sono gli obiettivi di Antonella Carlin, a cui dal 7 ottobre la famiglia Demarchi ha affidato la guida di Rttr La Televisione e di Rtt La Radio, per 13 anni coordinate da Marica Terraneo, che ha ringraziato il gruppo di lavoro “per il cammino fatto insieme in questi anni sempre con l’obiettivo di dare a telespettatori e radioascoltatori un’informazione corretta e approfondita dimostrando la capacità dei network privati di fare servizio pubblico legato al proprio territorio” e l’editore “per la fiducia che mi è stata accordata sin dal primo giorno quando, con tanto entusiasmo ma poca esperienza, mi è stata offerta la possibilità di trasformare la mia passione nel mio lavoro”.
“In questo momento la mia direzione sarà all’insegna della continuità, perché a Rttr e a Rtt ho trovato una squadra solida e competente”, commenta Carlin, che ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo a Radio Dolomiti alla fine degli anni Novanta e che è stata per molti anni, dal 2003 al 2018, giornalista di Vita Trentina e di Radio Trentino inBlu. “Per il futuro i miei obiettivi principali saranno soprattutto due: puntare sui giovani e portare la televisione nelle valli, dando voce a chi non sempre viene ascoltato e collegando le nostre storie locali a quelle più ampie che riguardano tutti noi”. Due punti, quello di “dare voce a chi non ha voce” e di ragionare in modo “glocal”, che Carlin ha maturato negli anni in cui ha lavorato a Vita Trentina sotto la direzione di don Ivan Maffeis e con una squadra che è stata una vera e propria scuola di giornalismo per lei. “Don Maffeis è stato il direttore che ha creduto in me fin dall’inizio, che ha valorizzato il mio lavoro e che mi ha spinta a superare i miei limiti ma anche ad accettarli”, racconta. “Gli anni trascorsi lavorando sotto la sua guida sono stati anni di altissima formazione, in cui davvero ho ‘consumato la suola delle scarpe’, andando alla ricerca di storie sul campo, osservando, ascoltando e imparando”.
Riavvolgendo il nastro, è stato il mondo radiofonico con Radio Dolomiti, allora sotto la guida di Walter Liber, a insegnare a Carlin “l’immediatezza della notizia”. “È stata la mia primissima passione. A Radio Dolomiti ho imparato l’importanza dell’ascolto, della precisione e della capacità di trasmettere un messaggio forte con poche parole. La radio è un mezzo che costringe a focalizzarsi sulla sostanza, perché il suono è tutto ciò che hai per catturare l’attenzione e toccare le emozioni del pubblico. Ho imparato a comunicare in modo diretto, a scegliere le parole con attenzione e a dare voce alle storie delle persone”. Quella stessa attenzione è stata portata nella conduzione – dal 2018, anno della chiusura di Radio Trentino inBlu, al 2023, quando è arrivata ad Rtt La Radio – del programma “Mattino Insieme” in onda su Trentino Tv, con il quale ogni mattina Carlin ha dato voce a storie di vita, tematiche sociali e di cittadinanza globale ma anche ai temi della politica, della cultura e della salute. “Essere tornata a svolgere la professione giornalistica con il mezzo televisivo ha avuto per me in un certo qual modo il sapore del riscatto. Quando ci rifletto, penso alle canne sferzate dal vento cantate da Deledda, ad una donna che la sorte muove ma non spezza. La vera sfida è resistere, continuare ad andare avanti, magari lentamente, ma non mollare mai”, conclude la neodirettrice.
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